Note “scritte” nell’aria e suonate sulla tastiera con il concerto di Thorwald Jørgensen (theremin) e Kamilla Bystrova (pianoforte) in programma giovedì 24 maggio alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari per la Stagione Concertistica 2018 degli Amici della Musica – intitolata da “Da Scarlatti al Terzo Millennio”.
La “magia” del theremin – con le mani che danzano nell’aria, creando intriganti melodie – per la Stagione Concertistica 2018 – “Da Scarlatti al Terzo Millennio” organizzata dall’associazione Amici della Musica di Cagliari: sotto i riflettori giovedì 24 maggio alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari l’artista olandese Thorwald Jørgensen, uno dei più grandi interpreti dello strumento inventato dal fisico Lev Sergeevič Termen (meglio conosciuto come Léon Theremin o Theremine) insieme alla pianista Kamilla Bystrova per un itinerario sonoro tra la fine del Settecento e il Terzo Millennio.
Focus sullo strumento elettronico realizzato nel 1919 dallo scienziato (e violoncellista) sovietico e basato su due oscillatori, due circuiti che lavorano in isofrequenza al di fuori dello spettro udibile e producono, senza contatto ma per effetto dell’interferenza nel campo d’onda, dei suoni il cui timbro può variare dalle note del violino alla voce umana. Il movimento delle mani permette di generare dei suoni, attraverso il principio fisico del battimento e di controllarne l’altezza e l’intensità in rapporto alle due antenne, modificando di volta in volta i parametri fino a eseguire vere e proprie partiture.
A dare il la al concerto l’immaginifico “Notturno” per theremin e pianoforte (2008) del compositore francese Thierry Besançon (classe 1979), poi le strida dei gabbiani e i rumori del vento e del mare che si fondono ad un canto arcano in “Distant Shores” for theremin, voice & loop station dello stesso Thorwald Jørgensen. Lo statunitense Charles Paul firma “Two dances from the Middle East”, “Palestinian Dance” e “Introduction and Hora”, poi spazio all’evocativa e struggente “Hebrew Melody” (1921) di Joseph Achron (1886-1943), quasi una preghiera in musica.
Nel segno di Sergej Rachmaninov (1873-1943) con l’emblematico Preludio Op. 32 n. 10 in Si minore (1910) tra toni epici e giochi di contrasti che mettono in risalto le capacità espressive e la natura percussiva del pianoforte e l’affascinante “Vocalise” (1915), dedicato al soprano Antonina Nezhdanova, scritto per voce e pianoforte (oltre alle numerose trascrizioni).
Omaggio al genio di Johann Sebastian Bach con le “Bachianas Brasileiras” di Heitor Villa-Lobos (1887-1959), composte tra il 1930 e il 1945: tra le più famose, la N. 5 per soprano e otto violoncelli (datata 1938-1945) in due movimenti, ovvero l’iniziale Aria (Cantilena) – Adagio (che rimanda alla celeberrima Aria sulla quarta corda) e la Dança (Martelo) – Allegretto.
L’incantevole “Pantomima” di Manuel de Falla (1876-1946) da “El amor brujo” (1915), tra echi d’Andalusia e spirito gitano, poi gli emozionanti accenti di “Requiebros” (1934) del violoncellista e compositore Gaspar Cassadó (1897-1966) e per chiudere in bellezza “Le Rossignol” (1822) del compositore russo Alexander Alyabyev (1787-1851) uno dei padri della canzone d’arte, autore di opere liriche e commedie musicali, pagine sinfoniche e cameristiche (da cui Franz Liszt ha tratto una fortunata trascrizione pianistica).
Nato nella vivace temperie culturale primo Novecento, il theremin è stato utilizzato anche in varie colonne sonore cinematografiche – da “La moglie di Frankenstein” di James Whale a “Io ti salverò” di Alfred Hitchcock, “Ultimatum alla Terra” di Robert Wise e nella scena finale di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, film cult di Miloš Forman. Il suono del theremin ricorre anche in alcune sigle di cartoni animati e serie televisive – come “Scooby Doo” e “Midsomer Murders” (L’ispettore Barnaby).
Tra i compositori classici, Charles Ives inserisce il theremin nell’organico della sua Quarta Sinfonia, e nel rock e nel pop lo strumento con le sue peculiari sonorità è stato utilizzato da vari artisti come Jimmy Page, fondatore dei Led Zeppellin e Michael Jackson in “Thriller”.
I protagonisti: accanto all’olandese Thorwald Jørgensen (classe 1980), di formazione classica, autentico virtuoso del theremin, perfezionatosi sotto la guida della violoncellista Saskia Boon (Royal Concertgebouw Orchestra), brillante concertista che alterna performances solistiche ai concerti con ensembles cameristici e orchestre, l’insegnamento e l’esecuzione (ultimamente anche la composizione) di brani contemporanei, l’eclettica pianista moscovita Kamilla Bystrova, diplomata alla scuola di Heinrich Neuhaus (tra i suoi allievi artisti, come Sviatoslav Richter, Emil Gilels e Radu Lupu) e perfezionatasi con Emanuel Axe, Mstislav Rostropovich e Ruth Nye.