Lavorare prima col cuore e poi per i risultati. In casa Sa.Spo funziona così: circondare d’affetto i propri atleti è un atto spontaneo ed inevitabile che consente loro di prendere maggiore coscienza delle potenzialità da estrinsecare negli appuntamenti decisivi.
Ai Campionati Italiani di Nuoto FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) disputati ad Agropoli (Salerno), Betty Meloni e Benedetta Strazzera sono state prima di tutto campionesse di simpatia agli occhi delle società avversarie e degli organizzatori.
Le smancerie più debordanti sono state incanalate all’indirizzo di Benedetta, otto anni, la più piccola nuotatrice presente nell’impianto Elysium. Tanto calore non l’ha però ammorbidita al momento delle competizioni: e quando c’è stato da lottare con avversarie molto più grandi di lei, sia fisicamente, sia anagraficamente, ha mostrato il lato tenace del suo carattere che solo per un soffio le ha impedito di salire sul podio dei 25 dorso, dove si è migliorata addirittura di 11 secondi.
Ma la chicca più preziosa la riserva Betty che come un siluro in picchiata conquista la medaglia d’argento nella batteria dei 50 dorso, associandole un tempo che migliora di 5 secondi rispetto agli scorsi Regionali.
Indescrivibili le reazioni da parte della piccola rappresentanza cagliaritana che ha voluto accompagnare le due saspine. A partire dal tecnico Katia Pilia che per fare una sorpresa alla sua allieva si è presentata all’ultimo momento nel Cilento.
Sono molto soddisfatta delle performances di Benedetta – esordisce l’allenatrice di San Sperate – ed è stato molto gratificante starle vicina; le auguro un futuro splendido a livello sportivo”. Sulla sua condotta in gara quasi non ha parole: “E’ indubbio che vederla scolpire solchi nell’acqua con tanta personalità ci dà molte speranze, si denotano qualità importanti. Spetta a noi tecnici monitorarla maggiormente per farle esternare completamente queste sue virtù: lei fino a questo momento ha messo tutto l’impegno possibile”.
Benedetta ha vinto anche la sua speciale prova di convivenza con un ambiente esterno che non conosceva: “Pensavamo che la stessimo sottoponendo a qualcosa più grande di lei – prosegue Pilia – e invece ha avuto molta padronanza nel gestire le varie situazioni nonostante i lunghi tempi di attesa e il caldo. Sembrava cresciuta in questi ambiti, ha raccolto complimenti da tutti i tecnici presenti. Inoltre ho avuto la certezza che non è mai troppo presto far intraprendere questo tipo di esperienze”.
La parola passa all’allenatrice di Samugheo Mariangela Sanna che con tanta benevolenza si prende cura delle evoluzioni natatorie di Bettina Meloni: “Sia io, sia Betty, desideravamo tantissimo il podio, ma l’argento è giunto davvero inaspettato perché è stata inclusa in una batteria piuttosto ostica. Potete quindi immaginare l’immensa felicità scaturita nel momento in cui ha toccato la parete; la sua è stata una prestazione da guerriera per tutta la durata della frazione, rischiando addirittura di aggiudicarsi l’oro; la vincitrice, infatti, l’ha preceduta di un solo secondo. Sta migliorando giorno dopo giorno e il suo nuovo record personale lo dimostra, segno che allenamento e preparazione procedono in maniera positiva; tutto ciò mi rende felice. Vorrei sottolineare come anche fuori dalla vasca l’esperienza ad Agropoli sia stata arricchente sotto tanti altri profili. Condividere momenti di spensieratezza con questi ragazzi è per me motivo d’orgoglio; le sensazioni che ne derivano sono uniche e lasciano un piacevole segno. E poi stare accanto a due persone straordinarie come Betty e Benedetta non ha eguali”.
Gli appuntamenti stagionali del nuoto FISDIR si sono conclusi nel Cilento. Per le due cagliaritane ancora allenamenti fino a luglio. Poi un mese di pausa e ripresa a settembre.