BENESSERE E COSMESI – Trattamenti di bellezza e cosmetici sardi: in Sardegna volano imprese e spesa. Oltre 3.300 attività, più di 5mila addetti e 355 milioni di euro di consumi. E le creme, i saponi e le lozioni lanciano la sfida all’export. Matzutzi e Mameli (Confartigianato Sardegna): “Con le imprese cresce anche l’occupazione: formazione e aggiornamento necessari”. 2.248 attività sono gestite da donne, 353 aziende da giovani under 35 e 108 da stranieri.
Arriva l’estate e in Sardegna palestre, piscine, istituti estetici, centri per il benessere fisico, insieme a centri tatoo, manicure, pedicure e acconciatori, vengono letteralmente presi d’assalto da chi vuole piacersi maggiormente, stare in salute e recuperare peso e forma. E i numeri delle imprese confermano la tendenza dei sardi per la cura della persona e il benessere fisico.
Nell’Isola, infatti, nel I trimestre di quest’anno si contano 3.384 imprese del settore dei Servizi di parrucchieri e altri trattamenti estetici: nel 2016 furono 3.256. Di queste l’85,3% (2.886 realtà oggi, 2.830 nel 2016) sono artigiane. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registrano nel settore 36 imprese artigiane registrate in più, con un incremento percentuale del +1,3%.
Reggono anche le imprese produttrici di cosmetici sardi: si contano complessivamente 24 imprese del settore, il cui valore export è di poco inferiore al mezzo milione di euro. Di queste il 33,3% pari a 8 imprese sono artigiane. Rispetto allo stesso periodo il numero di imprese artigiane del comparto in esame resta invariato.
E’ questo ciò che emerge dall’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato i dati dei settori del benessere, estetica e acconciatura nell’Isola, su fonte Unioncamere-Infocamere 2017-2018.
“Questo è un settore in forte crescita in tanti punti – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – cresce la domanda, la spesa totale e le imprese. Purtroppo, però, cresce anche l’abusivismo e i 1.400 addetti, stimati, in nero, raccontano tanto del fenomeno”. “In crescita anche l’attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona”, sottolinea il Presidente.
Delle imprese artigiane del settore il 66,6%, 2.248 attività, sono gestite da donne, il 10,5%, 353 aziende, da giovani under 35 e il 3,2%, 108 realtà, da stranieri.
Nelle imprese artigiane che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici sono ben 5.124 gli addetti al lavoro. Alta la percentuale degli irregolari; si stima che in Sardegna il numero di questi lavoratori si aggiri intorno alle 1.400 unità.
Per quanto riguarda la spesa, mediamente nell’isola le famiglie spendono 29,5 euro al mese, equivalenti a 355 milioni di euro all’anno, per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza. Nel 2016 la spesa totale fu di 265milioni.
Anche per tutti questi fattori, Confartigianato Imprese Sardegna sottolinea la necessità di una continua e costante opera di formazione e di aggiornamento, per professionisti e addetti che già operano ma, soprattutto, per chi vorrà diventare imprenditore.
“Quelle connesse al benessere sono professioni complesse – rimarca il Presidente che richiedono sia competenze multidisciplinari specifiche, sia conoscenze che consentono all’operatore di riconoscere le mutate esigenze del cliente e di “prendersi cura” di quest’ultimo in modo globale”.
“Sull’imprenditorialità, sulla legalità, sulla competenza, sulla trasparenza e sulla tutela delle imprese in regola continueremo la nostra battaglia – continua Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna – purtroppo, ancora una volta dobbiamo segnalare come su internet abbondi l’offerta abusiva: un vero Far West dove qualunque illecito viene compiuto alla luce del sole”. “Non si tratta solo di evasione fiscale o di trasgressione delle norme ma c’è un serio problema di salute e sicurezza della persona – continua Mameli – quindi, per non incorrere in brutte sorprese consigliamo di rivolgersi a centri e saloni di bellezza in regola con le norme igienico-sanitarie. Ricordiamo che vigono delle norme ferree sull’utilizzo delle apparecchiature elettromeccaniche da parte degli estetisti. Vaporizzatori, stimolatori a ultrasuoni, apparecchi per massaggi, depilatori elettrici, scaldacerette, lampade, saune ed elettrostimolatori devono rispettare le caratteristiche tecniche stabilite dai ministeri dello Sviluppo economico e della Salute”.
Per il mondo della cosmesi naturale sarda, ovvero per le imprese isolane produttrici di creme, saponi, olii essenziali, lozioni di origine vegetale controllata e certificata, per i trattamenti di bellezza e impiegati da parrucchieri ed estetisti, si aprono interessanti prospettive di commercio nazionale e internazionale. Un esempio viene dall’interesse dimostrato dai buyer arabi in occasione della Borsa Internazionale delle Imprese italo arabe, svolta a dicembre a Cagliari.
“Vista la peculiarità dell’ambiente sardo, della sua salubrità e biodiversità, anche in questo settore è possibile valorizzare le produzioni locali, genuine, efficaci e a basso impatto ambientale ma sempre di altissima qualità”. “Se il trend dovesse continuare anche nei prossimi anni – conclude Mameli – questo consentirebbe ai piccoli produttori locali di crescere e di valorizzarsi. E’ necessario puntare anche su questo comparto, come vien fatto anche per altri.”.
Perimetrazione delle Aree del benessere di acconciatori ed estetica nell’artigianato
In Sardegna, al I trimestre 2018 le imprese artigiane dei Servizi degli acconciatori, manicure, pedicure e trattamenti estetici, sono in totale 2.886, rappresentandone l’85,3% del totale imprese del settore. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente le imprese del settore in esame sono 36 in più, pari ad una variazione tendenziale del +1,3%.
Tra le quattro province sarde i risultati migliori per il settore artigiano li rileviamo a Cagliari, provincia in cui si concentrano il 45% delle imprese del territorio, che registra una variazione % positiva del +2,4% e a Sassari, seconda provincia dell’Isola per numero di imprese del settore benessere, che registra un incremento del numero di imprese del +1,8%.
Volgendo poi l’attenzione ai tre comparti di questo settore osserviamo che, in Sardegna, le imprese artigiane dei Servizi di saloni di parrucchieri e barbieri1sono 2.179, il 75,6% del totale delle imprese del settore che al primo trimestre dell’anno in corso registrano una tenuta, con una variazione percentuale pari allo zero. Sono invece 687 le imprese artigiane dei Servizi di istituti di bellezza2, che incidono per il 23,8% sul totale e registrano una variazione tendenziale positiva del +5,5%. Infine si contano 17 imprese artigiane dei Servizi di manicure e pedicure che pesano per lo 0,6% del totale imprese del settore e che al I trimestre 2018 mostrano una dinamica positiva del +13,3%.
Le imprese artigiane gestite da donne, stranieri e giovani nei Servizi alla persona.
Nel 2017, nella nostra regione, le imprese artigiane gestite da donne del comparto “Altre attività dei servizi alla persona” si contano 2.248 imprese artigiane femminili. Sono invece 353 le imprese dei Servizi alla persona con imprenditore under 35, queste pesano sul totale imprese del comparto per il 10,5% e sul numero complessivo di imprese artigiane gestite da giovani imprenditori per il 12,1%. Inoltre nel settore risultano registrate 108 imprese gestite da stranieri, il 3,2% delle imprese artigiane del settore, che rappresentano il 7,8% del numero totale di imprese artigiane straniere presenti sull’Isola.
L’occupazione nel settore acconciature ed estetica
Nel 2017 stimiamo che in Sardegna prestano manodopera, nel comparto artigiano dei Servizi degli acconciatori, manicure, pedicure e trattamenti estetici, 5.124 addetti. Nello specifico, 3.954 addetti, pari al 77,2% del totale, sono occupati nei Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, 1.145, il 22,3% del totale, lavorano nei Servizi degli istituti di bellezza e 25, il 0,5% del totale, lavorano nei Servizi di manicure e pedicure.
La spesa delle famiglie per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza
La spesa media mensile delle famiglie sarde per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza è di 29,5 euro al mese, equivalenti a 354,6 euro all’anno. Si stima che sull’Isola le 723 mila famiglie spendono complessivamente 355 milioni di euro per parrucchieri e trattamenti di bellezza.
Focus cosmetici
In Sardegna al I trimestre 2018 si contano complessivamente 24 imprese del settore della cosmesi. Di queste il 33,3% pari a 8 imprese sono artigiane. Rispetto allo stesso periodo il numero di imprese artigiane del comparto in esame resta invariato. Nel 2017 il valore delle vendite all’estero di prodotti realizzati da tutte le imprese della cosmesi presenti sull’Isola ammonta a 400.513 euro.
Imprese del benessere nel I trimestre 2018 | Imprese ARTIGIANE del benessere nel I trimestre 2018 | |
Cagliari | 1.559 | 1.298 |
Oristano | 274 | 243 |
Nuoro | 460 | 423 |
Sassari | 1.091 | 922 |
Sardegna | 3.384 | 2.886 |
IMPRESE SARDE DELLA COSMESI AL I TRIMESTRE 2018
Cagliari | Nuoro | Oristano | Sassari | TOTALE | |
TOTALE IMPRESE | 11 | 5 | 2 | 6 | 24 |
IMPRESE ARTIGIANE | 2 | 4 | 1 | 1 | 8 |
WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna
Federico Marini 07044891 3384868726