Gli allevatori del nord ovest della sardegna penalizzati dalla mancanza di un macello nel territorio. Perso ogni anno un fatturato da circa 10 milioni di euro. La struttura potrebbe assicurare il lavoro a 30 occupati . Spesi sino a oggi 6,8 milioni di soldi pubblici
La Copagri Nord Sardegna, accende i riflettori su quello che oggi risulta un’incompiuta di lusso, il mattatoio consortile di Truncu Reale, che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per tutte le macellazioni del Nord ovest della Sardegna, con catene di macellazione per gli OVINI – BOVINI- SUINI . Una struttura che sino a oggi, controllando la lunga storia, che parte dal 1997 , ha visto impegnare ben 6,8 MILIONI DI EURO di finanziamenti pubblici.
La struttura a regime darebbe lavoro a oltre 30 occupati diretti e a circa 50 dell’indotto ( si pensi ai trasportatori di animali vivi e a quelli delle carni macellate) inoltre si calcola che la struttura movimenterebbe un volume di affari di circa 10 MILIONI DI EURO all’anno. “ Non Possiamo permetterci in un territorio gravemente in crisi e ad altissima vocazione agricolo-zootecnica, affermano Paolo Ninniri e Tore Piana rispettivamente Presidente e Vice Presidente della COPAGRI NORD SARDEGNA, tenere chiuso il mattatoio consortile di Truncu Reale”.
Un’assurdità che non trova nessuna giustificazione, ne politica ne tecnica. Dell’apertura e del funzionamento della struttura c’è fortemente bisogno, affermano Ninniri e Piana, i nostri allevatori potrebbero spuntare prezzi migliori per la vendita del bestiame da macello, avendo una struttura che si trova nella zona di produzione, che gli consentirebbe l’abbattimento dei costi di trasporto, inoltre molte macellerie locali si avvantaggerebbero nel disporre di carni locali. Benefici che avvantaggerebbero infine il consumatore locale, per la disponibilità di carni prodotte e macellate sul luogo di produzione.
A oggi i lavori, pare siano completati all’90% , non si capisce cosa si aspetti a completarlo e inaugurare l’apertura, oggi non ci dovrebbero essere nessuna difficoltà ad aggiudicare la struttura ad una cooperativa o a un consorzio di imprese locali che lo gestiscano.
La scelta di costruire la struttura nella zona Industriale di Truncu Reale a pochi passi dal porto di Porto Torres e dalle principali arterie stradali , SS 131 e Camionale , vicinissimo alle zone di produzione agricole-zootecniche della Nurra, di Villanova Monteleone di Uri e Usini e Olmedo rende la struttura favorevolmente baricentrica.
A regime il Mattatoio Consortile ha una capacità di lavorazione di 84.000 capi macellati all’anno, fra bovini, ovini e suini.
“Tenere una struttura incompiuta e chiusa se non abbandonata , necessaria, che darebbe lavoro a 30 occupati e un indotto di circa 10 milioni annui, dopo aver speso 6,8 milioni di euro di denaro pubblico ci sembra un palese possibile danno erariale, che meriterebbe l’attenzione della Corte dei Conti”, concludono Paolo Ninniri e Tore Piana, da qui un deciso appello agli Enti interessati, Comune di Sassari e Consorzio Interprovinciale Industriale, affinchè nel più breve tempo, completino il Mattatoio consortile e ne decretino la sua apertura.