Sassari, 31 maggio 2018 – «L’impegno che prendo è quello che la proposta di legge regionale di contrasto al fenomeno del cyberbullismo, depositata a marzo dal consigliere Comandini, diventi al più presto legge e quindi che il passaggio in commissione sia il più rapido possibile. Si tratta di uno strumento in più in grado di completare e rafforzare la legge nazionale, approvata lo scorso anno dal Governo».
È l’impegno assunto questo pomeriggio dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, durante i lavori della tavola rotonda “Mai più bulli e cyberbulli”, organizzata a Sassari, nell’ Aula Magna dell’Università, dall’Unicef Sardegna e moderata dalla giornalista Daniela Scano, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Picchio, il padre di Carolina morta suicida nel 2013 perché vittima di cyberbullismo, Elena Ferrara senatrice del PD, promotrice e prima firmataria della legge n.71 del 2017 sulla prevenzione ed il contrasto del fenomeno e la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis.
Il presidente Ganau ha illustrato la proposta di legge n.496, depositata a marzo dal gruppo PD in Consiglio regionale, costruita sul modello della legge nazionale, e che prevede una serie di azioni mirate al contrasto del fenomeno: la promozione dell’educazione civica digitale, un piano triennale di sensibilizzazione e informazione rivolto ai minori e agli adulti da realizzare in ambito scolastico, corsi di formazione per operatori e genitori, programmi di sostegno per le vittime e le loro famiglie, uno sportello di ascolto diffuso sul territorio e un tavolo tecnico da istituire presso la Giunta regionale con il supporto e l’apporto dell’attività svolta dalla Garante regionale, dal Corecom Sardegna e dall’osservatorio permanente per la prevenzione dei bullismi, istituito presso l’Ufficio scolastico regionale della Sardegna nel 2007.
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda si è soffermato a lungo sull’attività di sensibilizzazione e informazione portata avanti in questi anni dal Corecom Sardegna “molto prima che la delega sulla tutela dei minori nella programmazione radiotelevisiva locale – ha detto – venisse estesa anche al web con la stipula dell’Accordo quadro tra Agcom e la Conferenza delle Regioni. Il nostro Corecom è stato uno dei primi in Italiaad avviare una campagna specifica sul fenomeno – ha aggiunto – in sinergia con la Polizia postale e avvalendosi della collaborazione del giornalista Luca Pagliari, autore televisivo ed esperto di comunicazione».
Il Corecom Sardegna ha coinvolto centinaia di studenti degli istituti superiori di Sassari, Cagliari e Nuoro con la campagna “Socialmente consapevoli”, proposta dal 2015 per ogni anno scolastico attraverso lo spettacolo teatrale “Like – Storia di vita online”, la diffusione e promozione del libro di Giammaria De Paulis “Facebook Genitori alla riscossa”, un vero strumento guida per non smarrire i propri figli online, e il progetto “New Tribes”, iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori e costruita su un format giornalistico – teatrale, caratterizzata da una forte interattività con le ragazze e i ragazzi coinvolti.
«Il Corecom ha svolto un lavoro straordinario di sensibilizzazione e informazione – ha sottolineato il presidente Ganau – intervenendo in maniera efficace con azioni di prevenzione ed educazione al rispetto, lavoro che oggi può contare anche sul supporto e la collaborazione della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, figura di cui finalmente anche la Regione Sardegna si è dotata».