A fronte di tante pubblicazioni di approfondimento, il volume realizzato da Ilisso Edizioni in italiano e in inglese, mette in ordine i numerosi passaggi della ricerca di Maria Lai – anche negli esiti sperimentali poco studiati – e presenta anche diverse opere inedite. Un risultato reso possibile solo grazie al prezioso supporto dell’Archivio Maria Lai e alla collaborazione di numerose sedi museali e collezioni private.
La monografia sulla più internazionale degli artisti della Sardegna, ha significato per Ilisso un lungo lavoro di ricerca e di studio protrattosi nel tempo, come testimoniano gli scatti degli interni dell’abitazione dell’artista in via Prisciano a Roma, realizzati prima del loro definitivo abbandono, avvenuto nei primi anni Novanta.
La rinuncia agli innumerevoli filoni indagati dall’artista, a favore di una selezione più concentrata a far emergere in maniera chiara alcuni aspetti della ricerca principale, è stato il filo conduttore che ha ripercorso la critica e storica dell’arte Elena Pontiggia, lavoro imperniato sulla puntuale rilettura della maturazione umana e artistica dell’artista, analizzata in uno sguardo onnicomprensivo del complesso intreccio espressivo di Lai “artista filosofa”. Pontiggia, sottolinea in particolare l’anno 1981 (quando Maria Lai aveva 62 anni) e l’opera relazionale “Legarsi alla montagna”, quale punto fermo nell’intera ricerca, coi molti tentativi di ampliamento e chiarimento successivi a quel salto, arrivando alla fase ultima, nella quale Maria Lai cerca di ricucire il dialogo fra espressione artistica e il pubblico, indicando i possibili strumenti per riportare il processo di lettura dell’arte a un ordine oggettivo.
Elena Pontiggia: cattedra di Storia dell’Arte all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano; collaboratrice da critico d’arte con quotidiani e riviste; dal 2011 scrive su La Stampa; sino al 1993 ha fatto parte del Comitato Scientifico del PAC di Milano e dal 2002 al 2006 del Consiglio d’amministrazione della Quadriennale di Roma. Dal 2001 fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Stelline di Milano.
Anna Dolfi: ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i suoi lavori da ricordare in particolare gli studi su Giuseppe Dessì, Giacomo Leopardi e quelli su narrativa e poesia tra fine Ottocento e terza generazione.