Il senatore sassarese sull’incarico a Giuseppe Conte. «Condivido la sua strategia: il cambiamento passa per la semplificazione dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini e la diffusione della cultura della legalità».
«Giuseppe Conte può considerarsi politicamente un “homo novus” e la politica italiana ha terribilmente bisogno di uomini nuovi e di nuovi entusiasmi». È questo il primo commento del senatore del M5S Ettore Licheri sull’incarico al professor Giuseppe Conte, da parte del presidente della Repubblica, della formazione del nuovo governo. «Come ha dichiarato Luigi Di Maio lunedì scorso al Quirinale dopo il colloquio con il presidente Mattarella siamo di fronte a un momento storico», continua Licheri.
«Il professor Conte – riprende il senatore – è un avvocato e docente universitario molto preparato e competente in materia di diritto civile ed amministrativo. Il Movimento lo aveva indicato come componente dell’Organo di autogoverno della giustizia amministrativa. Ed in tutti questi anni ha più volte collaborato con noi, di recente anche alla stesura del programma sulla giustizia».
Tra le tappe della sua prestigiosa carriera accademica la Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo turritano. «Non ho avuto occasione di conoscere il professor Giuseppe Conte quando ha insegnato all’Università di Sassari. Ma chi lo ha frequentato in quegli anni mi ha parlato di una persona di grande signorilità e di un dinamismo fuori dal comune. E questo non può che essere rassicurante viste le tantissime cose che ci sono da fare.
Ho letto il suo pensiero – prosegue il senatore-portavoce del M5S – e non posso che condividere la sua strategia: le principali leve su cui poggiare il processo di cambiamento del paese devono passare attraverso la semplificazione dei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini e la diffusione della cultura della legalità. Non è un caso infatti che Luigi di Maio lo avesse proposto nella sua squadra di governo come ministro della Pubblica Amministrazione. Il suo compito sarebbe dovuto essere quello di liberare il paese dai legacci dell’inutile burocrazia. Bene, ora potrà farlo. E questa sarà la principale sfida che lo attende», conclude Licheri.