Governo Lega-M5S ministri. Squadra di governo Lega-M5S quasi pronta. Quanto al premier… I nomi del governo Lega-M5S ministri.
Governo Lega-M5S. L’ennesimo vertice Salvini-Di Maio, non risolutivo, oltre ad avere quasi ultimato il lavoro sul contratto ha posto le basi per la squadra di governo. Ormai è praticamente certo che a Palazzo Chigi andrà un esponente del Movimento 5 Stelle, quasi sicuramente non Luigi Di Maio. Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate che hanno partecipato al tavolo del contratto, in pole position per il ruolo di premier ci sarebbero Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Resta in corsa anche Vincenzo Spadafora, mentre sembrano tramontate le ipotesi Emilio Carelli e Vito Crimi. Non del tutto tramontata l’idea di un premier terzo, anche se Di Maio e Salvini preferiscono un politico.
Il leader del M5S al 99% andrà al ministero del Lavoro-Welfare, poltrona chiave per la gestione del reddito di cittadinanza tanto caro ai grillini. Di Maio sarà probabilmente anche vice presidente del Consiglio come il segretario della Lega. Matteo Salvini è pronto, salvo colpi di scena, a trasferirsi al Viminale. Per il numero uno del Carroccio il ministero dell’Interno è fondamentale per la lotta all’immigrazione clandestina e per la gestione del crescente allarme sicurezza.
Il numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, vera mente di Via Bellerio, continua ad essere in bilico tra la guida del ministero dell’Economia e il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. In Via XX Settembre andrà comunque un esponente del Carroccio, se il premier sarà del M5S, e se non fosse Giorgetti il nome più ricorrente è quello di Claudio Borghi (in corsa anche Armando Siri).
Restando in casa Lega, il capogruppo al Senato Gianmarco Centinaio – spiegano le fonti interpellate da Affaritaliani.it – ha prenotato il dicastero del Turismo e degli Affari Regionali. Tra le donne del Carroccio si fa il nome di Lucia Borgonzoni per l’Ambiente. Mentre all’Agricoltura, dicastero rivendicato da Salvini, è in arrivo il leghista Stefano Candiani. Per la Difesa, sempre che alla fine non ci sia un accordo con Fratelli d’Italia, in quel caso il ministro sarebbe Guido Crosetto, in pole position c’è Umberto Rapetto, ex generale della Guardia di Finanza gradito ai 5 Stelle.
Per il ministero della Giustizia sono in corsa due leghisti, Nicola Molteni e Giulia Bongiorno, e un pentastellato (Bonafede, sempre che non vada a Palazzo Chigi). Per lo Sviluppo Economico, spiegano le fonti ad Affaritaliani.it, la prima scelta è Lorenzo Fioramonti, consulente economico di Di Maio. Se fosse un leghista il nome è quello di Siri. Alle Riforme quasi sicuramente andrà il capogruppo M5S al Senato Danilo Toninelli, mentre per i Rapporti con il Parlamento è pronto il leghista Raffaele Volpi.
Alle Politiche Sociali la parlamentare grillina che ha partecipato al tavolo del contratto di governo Laura Castelli. Ai Beni Culturali sembra fatta per Vincenzo Spadafora, anche se il suo nome è ancora in ballo per il ruolo di presidente del Consiglio. Alle Infrastrutture-Trasporti in pole position c’è l’ex parlamentare della Lega e attuale ceo di Arexpo Giuseppe Bonomi.
di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Fonte: www.affaritaliani.it