Crisi politica e istituzionale. Massimo Cacciari ad Affaritaliani.it. L’intervista
“Ma è ovvio ormai che si andrà a votare o settembre o a ottobre”.
Beh, si parla anche del 29 luglio. E il primo a chiedere le elezioni tra due mesi è stato il Pd…
“L’istitnto di morte non è mai stato più forte di così, comunque non cambia niente tra luglio o dopo l’estate”.
Qualche ministro che doveva entrare nella squadra di Cottarelli si è tirato indietro visto che resterà in carica, senza fiducia, per due mesi con M5S e Lega all’attacco…
“E che cosa importa? Probabilmente è andata così, anzi sicuramente. Ma non significa nulla ormai. Non cambia niente”.
Come valuta il ruolo del Presidente Sergio Mattarella in tutta questa vicenda?
“Ha commesso un errore incredibile all’inizio e da lì in poi errori a catena”.
Qual è stato l’errore iniziale?
“Il Capo dello Stato avrebbe dovuto dare l’incarico a Salvini per formare il governo, così il leader della Lega sarebbe andato a sbattere. Poi sarebbe toccato a Di Maio, che anche lui andava a sbattere. E così dopo avrebbe potuto far nascere il governo di servizio, visto che il Pd non sentiva ragione e dalla sera del 4 marzo ha detto che non avrebbe appoggiato un esecutivo del M5S. Il risultato è quello di varare per la prima volta nell’Europa Occidentale un partito di massa di destra del 70%, quello che nascerà se Lega e 5 Stelle si metteranno insieme”.
Beh, potrebbero anche cambiare la Costituzione senza alcun problema nel prossimo Parlamento…
“Potranno fare quello che vogliono”.
Ma Lega e M5S andranno insieme alle urne?
“Forse Salvini sceglierà la strada vecchia, e più sicura, del Centrodestra e anche per il M5S legarsi per sempre alla Lega dando vita a un grande partito di destra non sarà facile. Ci penseranno. Ma potrebbe anche essere questo lo scenario, creato dalla genialità del combinato disposto Pd-Mattarella”.
E Berlusconi?
“Sta a vedere, se Salvini fa l’accordo con il Centrodestra è tranquillo e andrà al governo da una posizione del tutto subalterna. Se invece la Lega farà l’intesa con i 5 Stelle Forza Italia se ne starà all’opposizione”.
Rifiutare Paolo Savona ministro dell’Economia è stato un errore da parte di Mattarella?
“Dopo che M5S e Lega sono stati costretti a trovare un accordo, con Giuseppe Conte che più o meno andava bene a tutti, anche alle opposizioni (ricordo che tre anni fa fu presentato dalla Boschi a Renzi), e che comunque di fatto non contava, perché far saltare tutto in quel modo? Il Presidente ha regalato una straordinaria campagna elettorale ai 5 Stelle e soprattutto alla Lega perché non voleva Savona? Ma vogliamo scherzare… Savona ha avuto a che fare con tutti, è dentro i cda di aziende di tutto il mondo… il Quirinale temeva una rivoluzione? E pure amico dei poteri forti… dai, su”.
Un voto ai leader politici per come si sono comportati. Matteo Salvini?
“10. Ha aumentato i voti della Lega, ha distrutto il M5S relegandolo ad una appendice, ha in pugno Berlusconi. Dal punto di vista della tattica politica 10”.
Luigi Di Maio?
“6, è sopravvissuto. Poteva andare a morire ammazzato se non faceva l’accordo con Salvini, ma è un leader stradimezzato dentro il Movimento 5 Stelle”.
Matteo Renzi?
“2, dopo il voto ha detto che mangiava i popcorn e guardava gli altri e non ha voluto l’accordo con i 5 Stelle. Lasciamo perdere”.
Silvio Berlusconi?
“Dal 5 al 6, è stato a guardare”.
Giorgia Meloni?
“Come Berlusconi”.
Sergio Mattarella?
“Beh, lasciamo stare i voti al Colle. In una situazione drammatica come questa le persone con sale in zucca salvano a tutti i costi il Quirinale, al di là di ogni valutazione…”
di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Fonte: www.affaritaliani.it