Intervento di Giovanni D’Alessandro, vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza, professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università Niccolò Cusano, e Federico Girelli, docente di Diritto Costituzionale sempre presso l’Unicusano, sulla decisione del Presidente Mattarella.
ROMA – Giovanni D’Alessandro, vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza, professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università Niccolò Cusano, e Federico Girelli, docente di Diritto Costituzionale sempre presso l’Unicusano, sono intervenuti nel programma ”Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per analizzare la crisi politica che sta vivendo l’Italia. “In questa vicenda sono accaduti dei fatti di rilievo eccezionale– ha detto il professor D’Alessandro-. In passato il presidente della Repubblica aveva sì svolto un ruolo di moral suasion nei confronti dei Presidenti del Consiglio per la nomina dei ministri, ma mai era accaduto che un Presidente bloccasse la nomina di un intero Governo che si preannunciava avere la maggioranza parlamentare. Oggi la nostra sembra una Repubblica Semipresidenziale in cui il Presidente della Repubblica ha un ruolo attivo e non formale. La nostra scienza costituzionalistica tradizionale ha sempre sostenuto che il potere del Presidente della Repubblica nella nomina dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio fosse da intendersi come proposta vincolante. È ammesso qualche aggiustamento, ma non era mai stato ipotizzato il blocco totale della nascita del Governo”.