Veltroni preoccupato che il Pd finisca all’opposizione e non possa più dettare le scelte politiche future del Governo.
”Sono preoccupato e angosciato come tutti gli italiani perché ci stiamo abituando a considerare normale cioè che non è normale. Ci troviamo di fronte a una legislatura che sta per finire prima di iniziare”. Lo dice Walter Veltroni parlando a ‘Otto e mezzo’ su La7.
“La politica italiana sembra un po’ l’asilo Mariuccia. Dispetti, rancori e giochini“, prosegue Veltroni. “Fosse dipeso da me- ha spiegato Veltroni- io avrei fatto due cose: quando si è votato il presidente del Senato avrei candidato Emma Bonino, e avrei detto ai Cinque stelle votate contro una persona che avete candidato al Quirinale? E poi, visto che si fa un governo solo con una coalizione, avrei scelto un uomo come Cantone con l’appoggio di Pd, LeU e Cinque stelle“.
“SBAGLIATO STARE SU AVENTINO”
“È sbagliato stare sull’Aventino e contemporaneamente è sbagliato dare l’idea di correre disperatamente dietro agli altri”. Lo dice Walter Veltroni parlando a ‘Otto e mezzo’ su La7.
“Il Pd- aggiunge- anche con il 18 per cento ha il dovere di presidiare un campo che si chiama sinistra”.
“GENTILONI È UNA RISORSA”
“Paolo Gentiloni è una risorsa, una grande risorsa per il centrosinistra lo dicono i sondaggi”.
“NEL PD NON C’È SOLO RENZI, SERVONO TUTTI”
“Non penso a un partito democratico senza Renzi” ma “oltre a Renzi c’è Enrico Letta e ci sono tante altre persone”. “Io sfuggo al giochino di chi butti dalla torre in un partito. Non si butta nessuno dalla torre- aggiunge- quando perdi la metà dei voti e metà Italia ci vorrà un senso d’allarme. E’ un momento di emergenza, non è il momento di escludere ma di includere. È bene che tutti i leader del Pd si mettano assieme a un tavolo”.
Matteo Renzi “dovrebbe stare dentro al Pd con le sue idee e la sua forza perché un partito non è Biancaneve e i sette nani, in un partito più leadership ci sono e meglio è“. Veltroni conclude: “Se Renzi oggi prendesse una posizione di rottura si prenderebbe una forte responsabilità in un momento drammatico per il Paese”. Poi aggiunge: “Io penso che siamo in una fase di leadership inclusive” e “il Pd ha bisogno di una collegialità non solo di leader”.