H.O.T. è l’album di debutto delle House of Tarts, duo elettronico al femminile che di italiano ha solo l’origine: nato a Mestre dal sodalizio artistico tra Laura Martelli (voce e tastiere) e Valentina Salvatori (basso, synth, drum machine).
Il duo propone un sound electropop sperimentale dal gusto avanguardistico che certamente non deluderà gli amanti del genere. L’album, come spesso accade in produzioni simili, è confezionato con sonorità vintage rivisitate in chiave moderna. Suggestivi tappeti di synth, accattivanti loop elettronici e graffianti sonorità distorte fanno da cornice alla voce estrosa di Laura, che riesce ad essere a tratti sottile e suadente, a tratti ipnotica ed intensa, altre volte ossessiva e delirante, variando registro emotivo con una buona dose di teatralità
La tracklist presenta una discreta varietà, passando dalle atmosfere oniriche di Bloodriver al groove ritmato e coinvolgente di The Yellow Line, dalla cupa teatralità di A Day As Anubi alle sonorità bluesy-psichedeliche di The Haze Man e quelle futuristico-sperimentali di Lullaby, fino a chiudere con la struggente Felony, la più emotiva e sentita di queste interessanti 8 tracce che delineano un lavoro suggestivo e piuttosto ben riuscito all’interno di un genere in cui il confronto con mostri sacri come Bjork, PJ Harvey e Portishead non è affatto facile da reggere.
A cura di Sam
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