La squadra di calcio dell’associazione di utenti del Dipartimento di Salute Mentale di Nuoro impegnata al meeting calabrese dal 3 al 10 giugno.
Anche quest’anno i “Senzariserve” – squadra di calcio dell’omonima associazione costituita da utenti del Dipartimento di Salute Mentale di Nuoro, dai loro familiari, da operatori sanitari e da cittadini comuni – parteciperanno al Meeting Nazionale ANPIS “Sottosopra”, che si svolgerà dal 3 al 10 giugno 2018 a Tropea, in Calabria.
Il meeting “Sottosopra” ANPIS raggiunge quest’anno la sua XVIII edizione, confermandosi appuntamento culturale e sportivo, ma soprattutto terapeutico e riabilitativo, di grande richiamo in virtù delle particolari caratteristiche che lo contraddistinguono. “Sottosopra” è, infatti, il primo e unico meeting sportivo internazionale al quale partecipano giovani con disabilità psico-sociali.
L’obiettivo del meeting e, più in generale, delle associazioni che vi partecipano è proprio quello di creare un’occasione di scambio culturale, oltre che un’opportunità concreta di socializzazione e pratica sportiva. Le scorse edizioni, che si sono svolte in diverse località italiane, hanno visto la partecipazione di più di 2mila persone con squadre provenienti dai Dipartimenti di Salute Mentale di tutta Italia, ma anche da Francia, Spagna, Slovenia, Polonia e Argentina. Le squadre sono composte da persone disabili, operatori sociosanitari e volontari, e offrono al pubblico presente uno splendido esempio di convivenza ed amicizia. Come ogni anno il meeting sarà accompagnato da diversi appuntamenti culturali, convegni, dibattiti, mostre e momenti conviviali. Le edizioni passate hanno regalato occasioni di divertimento e spunti di riflessione, si sono instaurate nuove amicizie e aperti canali per lo scambio di buone prassi tra gli operatori della salute mentale di varie regioni italiane ed estere.
L’Associazione “Senzariserve”, che si occupa di promuovere la salute mentale nel territorio nuorese, favorendo e facilitando la riabilitazione e l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, è presieduta da Severino Casula, Psicologo del Dipartimento Salute Mentale e Presidente di “Senzariserve”, e si avvale della partecipazione dell’Educatore Professionale Gianfranco Seddone. Il sodalizio si caratterizza per aver introdotto, all’interno del Dipartimento di Salute Mentale di Nuoro, le attività sportive (in particolare il calcio), che rappresentano una delle principali occasioni di riabilitazione psicosociale e di promozione della salute, oltre che di lotta allo stigma e al pregiudizio.
«La pratica del calcio – spiega Casula – si è rivelata, in questi anni di attività, come uno straordinario strumento per attivare il protagonismo delle persone più vulnerabili, per favorire la risocializzazione, e si basa su principi e valori che mirano a diffondere la cultura dell’inclusione, dell’accoglienza e del rispetto delle diversità, per una promozione umana integrale. Il calcio come metafora della vita riveste un carattere pedagogico e assume un valore riabilitativo. L’attenzione è spostata dagli handicap alle risorse, dalle disfunzioni ai punti di forza dei soggetti considerati problematici».
Le regole comportano che le squadre partecipanti a tornei e competizioni siano il più possibile eterogenee e accolgano al loro interno giocatori di differente età, sesso e condizione.
Le finalità sono molteplici:
- operare interventi di riabilitazione e psicoeducazione;
- promuovere interventi contro lo stigma;
- sollecitare la partecipazione attiva di familiari, associazioni e istituzioni nella promozione della salute mentale;
- promuovere una cultura dell’inclusione che favorisca la piena partecipazione alla vita sociale di soggetti troppo spesso esclusi ed emarginati.
Lo sport, quindi, come strumento privilegiato per innescare processi aggregativi con gli utenti dei Servizi di Salute Mentale, ma anche con adolescenti e giovani adulti che si trovano ad affrontare difficoltà di inserimento nei circuiti sociali ed economici, difficoltà familiari, o legate ai contesti sociali più generali.
L’obiettivo primario è, fondamentalmente, un mutamento delle condizioni che influiscono sulle storie personali e sui destini di tali storie; a partire dalle condizioni materiali, ecologiche, sociali, culturali e psicologiche.