La premiazione sul palco di Piazza d’Italia ha coronato il successo di un’iniziativa che da sei anni promuove, nel cuore di Sassari, lo spirito della sana panificazione tradizionale con lievito madre
Villaurbana ancora una volta sul gradino più alto del podio di Pani di Sardegna, unico paese a svettare per ben due volte alla Cavalcata Sarda sui migliori pani da mensa dell’Isola, eguagliando il risultato del 2014. A ricevere il prestigioso riconoscimento sul palco di Piazza d’Italia, durante la serata folk presentata da Giuliano Marongiu, è stato il civraxiu dell’associazione culturale Biddobrana, prodotto da Roberto Pisci e Cinzia Zoccheddu del laboratorio artigianale “Sa Massaia” con farine di grano Cappelli macinate a pietra.
Il gruppo ha ricevuto in premio un’opera dall’artista Vittoria Nieddu, consegnata dalle mani del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, e offerta dall’Acqua San Martino rappresentata da Gianni Simula. La Città del pane di Villaurbana si è inoltre aggiudicata anche una Menzione speciale per il grande impegno profuso nella promozione e nella valorizzazione dei pani a fermentazione naturale.
Ad affiancare il primo cittadino sono stati Tommaso Sussarello, presidente della Commissione di valutazione, e Sonia Martinelli, coordinatrice del concorso, che per l’occasione ha indossato un originale abito realizzato da Alessandra Mura dell’atelier Parabattula. Sul palco anche Eugenio Cossu, in rappresentanza della Grimaldi Sardinia Lines che ha sponsorizzato gli altri premi: quattro biglietti per Barcellona e le più interessanti pubblicazioni della Carlo Delfino Editore sulla panificazione tradizionale.
Il secondo classificato è stato il moddizzosu del gruppo folk Santa Lucia di Settimo San Pietro e, il terzo, il modditzosu nieddu integrale del gruppo Sa Sardigna Ballendi di Maracalagonis. Entrambi i prodotti sono stati realizzati dal panificio artigianale Arca dei Sapori di Anna Rita Fadda, di Settimo San Pietro.
La giuria di esperti ha iniziato il lavoro di selezione diverse settimane fa in Promocamera, dove ha analizzato le caratteristiche organolettiche e sensoriali dei trentacinque campioni pervenuti da tutta l’isola. «Vorrei confermare – ha spiegato Sussarello – che in questi sei anni c’è stata una crescita costante in termini di qualità, e il concorso della Cavalcata sta diventando un’occasione straordinaria per diffondere la sensibilità e la conoscenza sia del pane a lievitazione naturale che delle migliori tradizioni gastronomiche».
La premiazione è stata la ciliegina sulla torta di un’iniziativa che per ben tre giorni, a partire da venerdì, ha portato decine di migliaia di visitatori in Piazza Castello, dove è stato allestito il Villaggio del pane tra stand di degustazione e preparazione dal vivo, laboratori per bambini, offerte di prodotti agroalimentari di nicchia e ricchi menu a base di pane.
Anima pulsante della manifestazione è stata in particolare la Proloco di Olmedo (Città del pane), che con le sue attività ha permesso di assistere alla panificazione in diretta e alla cottura nei due forni a legna appositamente predisposti. Sono andate a ruba le “covatzas cun purpuza” appena sfornate e le squisite “carasanzas”, lasagne di carasau e melanzane ideate dallo chef Massimo Meloni.
Molto apprezzata è stata inoltre la mostra itinerante allestita all’interno delle vetrine di numerosi esercizi commerciali tra via Cavour, via Enrico Costa e via Brigata Sassari, dove fino al 24 maggio è esposta una selezione dei principali pani tradizionali sardi, a partire da quelli realizzati per il concorso, con il fine di contribuire ad animare le vetrine del centro e dare un forte segnale di appartenenza alla sua storica connotazione commerciale.