Si indaga sulla consulenza a Luca Pasquaretta, portavoce della sindaca Appendino. E il M5s attacca
Blitz dei carabinieri a Palazzo civico, con i militari della polizia giudiziaria che hanno acquisito documentazione relativa a una consulenza svolta dal portavoce della sindaca Appendino, Luca Pasquaretta, per il Salone del Libro. Al momento Pasquaretta non risulta indagato. Obiettivo della Procura e’ chiarire se la consulenza, quantificata in 5 mila euro, sia stata svolta dal portavoce durante le ore di servizio in Comune.
Appendino, corretta procedura consulenza mio portavoce
“La procedura eseguita e’ stata corretta”. Cosi’, il sindaco di Torino, Chiara Appendino, rispondendo alla richiesta di comunicazioni del Pd a proposito della consulenza da 5 mila euro prestata lo scorso anno dal suo portavoce Luca Pasquaretta al Salone del Libro.
Appendino ha spiegato che il 12 maggio 2017 Pasquaretta ha inoltrato richiesta di autorizzazione ultronea a supporto della presidenza della Fondazione per il libro, indicando un corrispettivo di 5mila euro per un massimo di 80 ore, dichiarando che l’incarico sarebbe stato svolto fuori dall’orario di servizio. “Verificata l’assenza di impedimenti – ha aggiunto Appendino – e di conflitto di interessi, e’ stata concessa l’autorizzazione”.
Ma il M5S: “Inopportuno incarico al portavoce del sindaco”
Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Torino ritiene che il conferimento della consulenza al portavoce del sindaco, Luca Pasquaretta per il Salone del Libro “sia stato inopportuno, soprattutto alla luce del ruolo rivestito allora e a tutt’oggi dallo stesso Pasquaretta”.
“Ferme restando – spiegano i consiglieri 5 Stelle – le verifiche sul profilo di legittimita’ e legalita’ dell’incarico ricevuto, su cui, apprendiamo dagli organi di informazioni, le forze dell’ordine stanno acquisendo della documentazione, e dalle quali attendiamo gli sviluppi, il conferimento dell’incarico e’ stato inopportuno”.
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