Nota a firma di Desirè Manca portavoce del Movimento Cinque Stelle in Consiglio comunale di Sassari.
SASSARI, 23 maggio 2018 – “Il bilancio consuntivo dell’Amministrazione comunale sassarese? Una bocciatura senza appello”. Desirè Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, esprime tutto il suo disappunto, evidenziato ieri con la formale bocciatura del rendiconto 2017. Lavoro, sanità, turismo, cult e ambiente sono temi che passano in secondo piano, prima vengono 4 anni di giochi politici utili solo ad inchiodare la poltrona a palazzo Ducale”
“Un bilancio banale, scontato, frutto di una ordinaria routine che ben descrive il poco coraggio dimostrato da questa Amministrazione in quattro anni di lavoro. E qualora non bastassero le parole, arrivano i numeri a supporto della tesi fallimentare: 32 milioni di euro spesi per servizi istituzionali e di gestione del Comune, appena 500mila per incentivare il turismo e un debito pubblico in crescita e quantificabile in circa 4 milioni di euro. Il programma metteva il cittadino al centro, ma alle famiglie sassaresi mancano fondi e supporto morale. I fatti della cronaca sono indicatore del malessere della città e il volontariato non riesce a sopperire alle mancanze dell’Amministrazione. E nelle case mancano cibo, acqua, luce, conforto”.
Il tema del lavoro, da cui tanto (tutto) dipende. “Quando in Consiglio e in Commissione sono state chieste delucidazioni sui progetti di inserimento non abbiamo avuto risposte. D’altra parte sono stati spesi addirittura 5mila euro per la formazione e l’inserimento professionale: un investimento ridicolo alla luce del 65% di disoccupazione giovanile nel nord Sardegna. Investimento fatto per quegli stessi giovani che il sindaco Nicola Sanna ha invitato ad andare via a cercare lavoro. Cosa ha fatto il Comune per creare occupazione, per ridare lavoro a chi lo ha perso, per le madri sole in difficoltà, per i disabili? Niente”.
“L’aeroporto di Alghero è in agonia, come l’intera economia della città e del non ovest. Turismo e cultura, binomio interessante che però cozza con un patrimonio storico fruibile solo in occasione dei monumenti aperti. E non bastano certo Cavalcata e Candelieri a trasformare Sassari in città turistica. In campagna elettorale era stata annunciata la realizzazione del Centro Intermodale: un miraggio come il recupero del mercato, l’ex mattatoio, il cinema Astra eccetera. L’acqua dei rubinetti non è potabile per metà dell’anno. La decadenza del centro storico è sempre più evidente a tutte le latitudini. La sanità sassarese va in pezzi e nessuno alza un dito, senza parlare dei trasporti e delle periferie dimenticate. Un fallimento”.