Nell’ultimo fine settimana si concentrano ben 4 comuni nuovi dentro il circuito di Monumenti Aperti: Cossoine, Sant’Anna Arresi, Seneghe e Torralba. A questi si aggiungono altri 6 comuni che confermano con entusiasmo la loro fedeltà alla manifestazione: Buggeru, Dolianova, Iglesias, Santadi, Semestene, Settimo San Pietro.
In tutto sono 10 i comuni che apriranno il proprio patrimonio culturale per un totale di 88 monumenti che nella due giorni del 2/3 giugno verranno raccontati dagli studenti e volontari che faranno da guide d’eccezione per l’occasione.
Questi i monumenti simbolo individuati dall’esperto Giacomo Dessì, laureato in beni culturali e studente magistrale in archeologia e storia dell’arte, con la supervisione della Prof.ssa Simona Campus del dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università degli Studi di Cagliari, che ha sviluppato una ricerca contribuendo alla definizione delle modalità di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale presente in Sardegna mediante la stesura di schede sintetiche relative agli aspetti identitari come contaminazione culturale.
Per ogni comune del circuito della XXII edizione di Monumenti Aperti, tenendo conto del tema che ha caratterizzato la manifestazione nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, ha individuato un bene culturale simbolo del Patrimonio Culturale locale: Buggerru: Centro direzionale minerario-palazzina ospiti; Cossoine: Chiesa di Santa Maria Iscalas; Dolianova: San Pantaleo; Iglesias: Cimitero Monumentale; Santadi: Museo civico Archeologico; Sant’Anna Arresi: Nuraghe Arresi; Seneghe: Casa Aragonese; Settimo San Pietro: Arca del tempo; Torralba: Nuraghe Santu Antine.