Un convegno per fare il punto sui più importanti hot-topics in chirurgia laparoscopica e robotica Colo-rettale, assieme ad alcuni tra i maggiori esperti del settore in Italia.
Promotore e responsabile scientifico dell’evento “Tecniche e tecnologie in chirurgia oncologica colo-rettale Chirurgia laparoscopica o robotica: come e perché?”, che si svolgerà venerdì 18 e sabato 19 maggio nella splendida cornice dell’Auditorium “Giovanni Lilliu” del Museo del Costume di Nuoro, in via Antonio Mereu 56, nel panoramico colle di Sant’Onofrio, è Carlo De Nisco, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia del Presidio Ospedaliero San Francesco.
«Nei paesi occidentali – spiega De Nisco – il cancro del colon retto rappresenta, per incidenza e mortalità, il secondo tumore maligno, dopo quello della mammella, nella donna; il terzo, dopo quello del polmone e della prostata, nell’uomo. Solo in Italia il carcinoma colo-rettale colpisce ogni anno circa 40mila donne e 70mila uomini».
Per fortuna negli ultimi anni si è assistito, tuttavia, ad una diminuzione della mortalità attribuibile soprattutto ad una informazione più adeguata, ad una diagnosi precoce e ad un miglior trattamento chirurgico. «Merito delle nuove tecnologie in campo laparoscopico e robotico – conferma il primario nuorese -, senza contare che – con il perfezionamento degli skills chirurgici – è stato possibile assistere ad un progressivo incremento del numero di interventi resettivi colo-rettali eseguiti con tecnica mini-invasiva».
Il convegno di Nuoro, città che peraltro da alcuni anni vanta – nel Presidio Ospedaliero San Francesco – la presenza del robot “Da Vinci”, sarà l’occasione per conoscere lo stato dell’arte del dibattito, ancora aperto, su quali siano le tecnologie di scelta e gli accorgimenti tecnici da adottare in corso di tali interventi, al fine di ottenere i migliori risultati per il paziente. Anche perché, solo di recente, si è assistito alla standardizzazione delle procedure chirurgiche mini-invasive in Chirurgia Colo-rettale, grazie soprattutto all’importante contributo di alcune tra le più titolate Scuole Chirurgiche italiane.