Un corso antibullismo articolato in quattro incontri per dare una risposta concreta a un fenomeno sempre più diffuso anche a Oristano. L’iniziativa è dello Spazio giovani Flavio Busonera, dell’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Oristano, dell’Associazione sportiva “Biakravmaga” e dall’Associazione “Nel Sinis”, che promuovono un percorso per la prevenzione, il riconoscimento e l’autogestione dei conflitti nell’ambito del bullismo tra i giovani. Quattro gli incontri: l’8, 10, 22 e 24 maggio.
“L’acquisizione di competenze comunicazionali è una risposta al fenomeno del disagio giovanile – spiega l’Assessore alle politiche giovanili Gianna De Lorenzo -. Il fenomeno dell’aggressività tra i minori è in costante crescita. La dichiarazione di Kandersteg (2007) contro il bullismo nei bambini e negli adolescenti sostiene che tutti i bambini e i giovani hanno diritto al rispetto e a una esistenza in condizioni di sicurezza. Da un’indagine dell’Ufficio scolastico provinciale di Oristano emerge che il fenomeno del bullismo si presenta sempre più precocemente a partire dalla scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado e si manifesta nel 44% dei casi con ingiurie, nel 30% con minacce e nell’8% con diffusione di contenuti offensivi attraverso internet e telefonini. Di fronte al manifestarsi di atteggiamenti di questo tipo è molto importante intervenire in tempi ristretti. L’iniziativa programmata all’interno dello Spazio Giovani risponde proprio a questa esigenza con l’intervento di esperti del settore che trasferiranno le loro competenze ai giovani frequentatori del centro comunale di Sa Rodia”.
“Il laboratorio promuove diverse azioni protettive per la propria persona che coinvolgono i ragazzi sia sul piano della difesa personale che su quello delle competenze psicosociali – precisa Lucia Tomasi, esperta di comunicazione manipolativa che nei mesi scorsi ha già proposto corsi analoghi nelle scuole superiori cittadine -. Durante il percorso in quattro incontri proponiamo attività di comprensione di situazioni simulate sia di tipo comunicazionale, emozionali e cognitive, che fisiche. La pratica in gruppo permette di apprendere il rispetto dell’altro, la turnazione e la tolleranza alla frustrazione, nonché la gestione della paura e dell’ansia. Il metodo esperienziale sfrutta e stimola quelle competenze sociali di lettura dei contesti che chiamano in causa l’intero apparato sensoriale del praticante. Il laboratorio favorisce, in modo particolare la socializzazione e la formazione di legami basati sulla comunicazione accettante e incoraggiante. Il conflitto, se emerge, è elaborato con l’utilizzo di forme verbali chiare e dirette, senza spazi per messaggi ambigui. Il laboratorio dà ampio spazio al gioco, al movimento complesso, alle abilità psicomotorie mirando all’attenuazione degli aspetti competitivi. E’ dedicato ampio spazio, inoltre, allo sviluppo dei processi cognitivi riferiti all’attenzione e individuazione di indicatori di situazioni rischiose e pericolose”.
“Il corso – conclude il responsabile dello Spazio Giovani Antonio Ricciu – prevede una serie di incontri dedicati alle tecniche di comunicazione (descrittiva e giudicante, comunicazione efficace), alle pratiche di autodifesa, alla comunicazione manipolativa e alle pratiche di autodifesa, alle tecniche di gestione delle emozioni (riconoscimento ed espressione delle emozioni), alla carta dei diritti delle emozioni e alle modalità per riconoscere ed evitare il cyberbullismo”