Il sindaco Wheeler: «Il sistema è stato tenuto in piedi grazie alle tasse pagate dai cittadini di Porto Torres e allo sforzo del Comune e del Parco»
«Mi sorprende la ricostruzione dei fatti in merito all’Asinara. Il Comune è in prima linea per il suo rilancio, sta lavorando sull’idrico nonostante sia stato lasciato solo da Regione, Egas e Abbanoa ed è presente costantemente sull’isola per analizzare, progettare e mandare avanti le diverse iniziative. Oggi stesso ero sull’isola per un incontro per la ricostituzione della filiera produttiva».
Commenta così il sindaco Wheeler sui recenti articoli di stampa sull’Asinara. «Francamente sono sdegnato da come l’argomento Asinara venga trattato trasversalmente con così tanta superficialità – spiega Wheeler – una dimostrazione di palese impreparazione, aggravata dalla mancata richiesta di informazioni a coloro i quali invece hanno notizie di prima mano e, soprattutto, aggiornate».
«Chiariamo subito una cosa: sulla questione dell’acqua il Comune è stato lasciato completamente solo.
Altro che servizio idrico integrato: Abbanoa ha abbandonato l’isola dell’Asinara nel 2010 e l’assessorato all’Industria ha affidato al Comune i soldi per un’opera che avrebbero dovuto fare altri soggetti. In merito ai lavori – continua poi il sindaco – si continua a divulgare l’idea di un tubo di collegamento tra Stintino e Fornelli: niente di più sbagliato.
Questo succede perché non si ha consapevolezza del territorio: ai tavoli di lavoro è infatti capitato che non si conoscessero i bacini attivi, come non si comprendesse la difficoltà di dover poi anche sventrare l’isola per collegare Fornelli sino a nord a Cala d’Oliva».
«Se qualcuno nei giorni scorsi mi avesse chiamato per informarsi avrei raccontato che quest’anno, grazie alle piogge, i bacini sono stracolmi. La risorsa idrica va però gestita e il Parco, sostituendosi ad Abbanoa ed Egas, sta provvedendo ad accumulare e immagazzinare l’acqua in varie cisterne così che quest’estate si potrebbe evitare la siccità.
Avrei anche detto per l’ennesima volta che un tubo tra Stintino e Fornelli non serve a nulla, perché poi sarebbe necessaria un’infrastruttura complessa e diversi impianti di supporto che tengano il sistema in pressione nonostante le diverse altimetrie. In sostanza un’opera che altererebbe il delicato ecosistema del Parco. Infine sottolineo che il Comune sta andando avanti con l’iter per l’utilizzazione dei soldi stanziati dall’assessorato: è stato affidato il supporto al rup, a breve si stabiliranno di concerto con gli altri enti coinvolti le linee guida per il progetto e, una volta redatto il progetto, entro settembre dovremmo riuscire ad affidare parte dei lavori».
«L’Asinara – sottolinea il sindaco – è rimasta accessibile in tutti questi anni grazie allo sforzo degli enti che hanno davvero a cuore l’isola, Comune e Parco in primis, e di tutti i cittadini di Porto Torres. Si dovrebbe dire grazie a coloro che hanno pagato con le tasse la bolletta salata per l’isola. Si tratta di 140 mila euro all’anno, che servono per la gestione del depuratore di Cala d’Oliva, lo svuotamento delle vasche reflui di Fornelli e Cala Reale, l’analisi delle acque e la clorazione.
Sulla questione della nomina del presidente invece c’è poco da dire – dice il sindaco – sono intervenuto pubblicamente diverse volte e ho anche consegnato provocatoriamente a Regione e ministero dell’Ambiente tre curriculum ricevuti grazie alla manifestazione di interesse promossa dal Comune. Nessun mi ha mai risposto, e quando invece sembrava che si fosse fatto quadrato intorno a un nome, la nomina è sfumata per imprecisati motivi politici che non condivido.
Infine – conclude il sindaco – la collaborazione tra enti, in particolare con il Parco e con la Conservatoria, è stretta e sta andando avanti con l’unico obiettivo di migliorare l’isola, l’esperienza dei visitatori e operatori e garantire la conservazione dell’ecosistema. Sono stati fatti tanti sforzi e compiuti molti passi avanti ma, con mio dispiacere, emergono in modo pretestuoso queste notizie negative».