Una giornata dedicata alla “pesca di rifiuti”, con la collaborazione dei pescatori professionisti e il sostegno del programma LIFE della Commissione Europea. L’iniziativa promossa dal Parco Nazionale dell’Asinara si terrà il primo giugno a Porto Torres.
La manifestazione di sensibilizzazione per un mare pulito è sostenuta dall’Amministrazione comunale di Porto Torres in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e la Capitaneria di Porto. La spazzatura raccolta sui fondali nel corso delle attività di pesca verrà smaltita grazie all’accordo fra gli enti. La giornata sarà affiancata dall’attività di educazione ambientale con i bimbi della scuola elementare Bellieni, che sulla spiaggia di Scoglio Lungo impareranno a comprendere quanto le azioni di grandi e piccini possono contribuire all’accumulo di plastica nei nostri mari.
L’evento è stato presentato questa mattina nella sala Giunta del palazzo comunale. I rifiuti marini sono una delle principali emergenze ambientali del nostro tempo. Copertoni, bidoni, bottiglie, reti abbandonate, sacchi di plastica finiscono spesso nelle reti dei pescatori ma, in assenza di una filiera a terra che ne assicuri lo smaltimento, vengono spesso rigettati in mare. La “pesca di rifiuti” (fishing for litter) è una pratica ampiamente sperimentata con successo nel nord Europa. In Italia l’assenza di norme e procedure specifiche impedisce a questo tipo di attività di prendere piede.
Venerdì primo giugno partirà proprio da Porto Torres la sperimentazione nell’ambito del progetto europeo Clean Sea Life, che si estenderà poi a Rimini, San Benedetto del Tronto e Manfredonia. Il Parco dell’Asinara è capofila ed è prevista la collaborazione di Comuni, Autorità Portuali e Capitanerie di Porto per sperimentare una procedura condivisa di smaltimento della spazzatura raccolta sui fondali. Per il Sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, «i pescatori saranno protagonisti assieme ai ragazzi coinvolti in questa iniziativa di sensibilizzazione, che vogliamo istituzionalizzare e ripetere periodicamente».
Tra le azioni del programma di sensibilizzazione è prevista anche l’installazione, nei prossimi giorni, di due totem sull’isola dell’Asinara per la raccolta delle bottiglie di plastica. Il Direttore del Parco, Pierpaolo Congiatu, ha sottolineato che «parte da Porto Torres una piccola rivoluzione del buonsenso, che unisce autorità e lavoratori del mare, per fornire un prezioso contributo sulla gestione dei rifiuti marini. L’Asinara è un’area pregiata che ricade integralmente nel territorio di Porto Torres ed è giusto cominciare proprio da qui».
Eleonora de Sabata, portavoce del progetto Clean Sea Life ha affermato che «mentre è consuetudine investire per la pulizia delle spiagge, nessuno ancora affronta la questione dei rifiuti sui fondali e il loro impatto sulle attività di pesca. Ringraziamo le autorità che con entusiasmo hanno trovato soluzioni per un problema forse poco visibile, ma non certo meno grave». Parole che sono state condivise anche dal referente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, Marco Mura, dal Sottotenente di vascello della Capitaneria di porto, Lorenzo Giovannone, e da una rappresentanza dei pescatori della ditta Rum.
Venerdì primo giugno è previsto il ritrovo in banchina per la valutazione dei rifiuti raccolti dai pescatori. Alle 11 inizieranno nella spiaggia dello Scoglio Lungo le attività di educazione ambientale con le scuole. Il progetto del programma Life della Comunità Europea vede come capofila il Parco Nazionale dell’Asinara e come partner beneficiari CoNISMa, Fondazione Cetacea, MedSharks, MPNetwork e Legambiente.