Cagliari, 3 mag. – “Il 40% in più in Sardegna è un bel risultato di cui andare fieri e per il quale ringrazio tutti i colleghi che si sono recati a votare nelle giornate del 17, 18 e 19 aprile, eleggendo i rappresentanti Rsu del Nursing Up.
Sono lieto di annunciare che al Brutzu siamo passati da 70 preferenze del 2015 a ben 189: più del doppio. E siamo riusciti ad ottenere anche un seggio presso l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, dove abbiamo conquistato 39 voti che pesano perché siamo partiti da zero”. Così Diego Murracino, dirigente Nursing Up Cagliari, commenta i risultati delle elezioni delle Rsu sardi che hanno registrato un incremento dai 499 voti di tre anni fa ai 707 attuali.
Ad essere stati eletti nella nutrita lista Nursing Up, che ha visto presentarsi 22 candidati al Brotzu: gli infermieri Marino Vargiu (63 voti), Angela Moi (22) e Marisa Murgia (15). Oltre naturalmante a Murracino, che ha raccolto 102 preferenze. “Negli ultimi tre anni, noi del Nursing Up abbiamo lavorato molto in queste due aziende – spiega il delegato – e ora raccogliamo con orgoglio i frutti della nostra fatica”. Ma non è finita perché nella sede di Cagliari stanno già preparando per programmare i prossimi appuntamenti con i colleghi. “Posso già anticipare – aggiunge – che si svolgeranno un paio di eventi a carattere formativo nei mesi di luglio e ottobre”.
“Abbiamo inoltre ottenuto in questi giorni, a seguito di insistenti azioni sindacali durate due anni – fa sapere Murracino – l’attivazione di una Commissione che si occuperà di fare una verifica trimestrale dell’orario di lavoro degli infermieri”. Una novità importante all’ospedale Brotzu: l’organismo avrà il compito di vigilare costantemente sul rispetto delle norme contrattuali, rivolgendo particolare attenzione allo straordinario e all’eccedenza ore. Temi di grande attulità per gli infermieri, soprattutto all’indomani degli scioperi che l’hanno visti scendere in piazza il 23 febbraio 2018 e durante la due giorni del 12 e 13 aprile scorsi. Una protesta che ha bloccato le attività di ospedali, Asl e laboratori in tutta Italia, dopo il controverso rinnovo del Ccnl comparto sanità.
“Un’altra cosa che abbiamo richiesto all’Azienda ospedaliera è stata quella di un front-office aperto ai lavoratori che risentono dello stress lavoro correlato”, sottolinea il sindacalista. Si tratta di un progetto di grande rilevanza per i professionisti sanitari, che risentono troppo spesso del peso delle gravi responsabilità loro affidate in strutture sotto organico e poco rispettose della normativa europea sulle 11 ore di riposo continuativo. Per garantire la salvaguardia della professionalità di tutto il personale “saremo finalmente presenti durante la prossima assemblea all’Aou – racconta soddisfatto il dirigente Nursing Up – e d’ora in avanti ci proponiamo di intervenire sia all’interno dei tavoli di contrattazione, sia all’interno delle Rsu, dove avremo l’opportunità di essere più incisivi nella nostra azione sindacale”.
In programma anche alcuni corsi ECM organizzati dalla sigla autonoma. “Stiamo pianificando dei corsi che saranno gratuiti per i nostri iscritti – informa – con una doppia funzione: la prima è soddisfare l’obbligo dei crediti formativi per la professione infermieristica, e la seconda è affrontare l’argomentazione di natura normativo-contrattuale per fornire una maggiore conoscenza a tutela dei diritti dei lavoratori. L’intento è sviluppare una coscienza più approfondita dedicando particolare attenzione alle tematiche familiari e femminili, migliorando in tal modo la qualità della vita delle persone”. Qui sta peraltro la mission dello storico sindacato di categoria che opera al livello nazionale da oltre vent’anni credendo nella professione e occupandosi dei problemi quotidiani che gli infermieri vivono ogni giorno sulla loro pelle.