L’obiettivo è chiedere una svolta profonda alla classe dirigente e alla politica e di dare vita ad una rete plurale e aperta ai contributi di Associazioni, Movimenti, Imprese, Istituzioni, uomini e donne impegnati a salvare la nostra agricoltura da una crisi che il Paese non può continuare a nascondere.
Come la Riforma agraria degli anni ‘50 aiutò il Paese ad uscire dal Medioevo del latifondo, oggi, serve una Nuova Riforma che faccia i conti con il latifondismo della speculazione finanziaria e commerciale, assicurando le garanzie che il lavoro di chi lavora la terra e i diritti dei cittadini al cibo e al territorio siano centrali
L’incontro Costituente dell’Alleanza, preceduto da mesi di preparazione ed elaborazione anche con diverse iniziative tematiche e territoriali, vedrà la partecipazione di sindaci e rappresentanti istituzionali di territorio, di protagonisti dal mondo dell’impresa agricola ed agroalimentare, dell’Associazionismo, del mondo sindale, della cultura e della scienza, di diversi parlamentari e rappresentanti di forze politiche che sono stati invitati in questi giorni sia da un appello firmato da soggetti autoconvocanti in continua elaborazione, sia da LiberiAgricoltori, Altragricoltura e dalla Rete dei Municipi Rurali.
Due gli obiettivi dell’incontro: quello di dare forma alla rete di quanti oggi condividono lo sforzo di una profonda inversione nelle scelte politiche e sociali su agricoltura, territorio e ciclo del cibo e quello di aprire con la classe dirigente politica un confronto sul merito delle proposte nel medio periodo e sulla messa in campo di iniziative urgenti per affrontare la profondissima crisi delle aree rurali del Paese.
L’Alleanza in costruzione non si è data solo il compito di promuovere nel Paese una discussione e un dibattito sull’esigenza delle Nuova Riforma e sulla responsabilità di conseguenti scelte sociali, produttive, culturali ma, anche, di incidere cocretamente nelle azioni politiche e di governo. La proposta concreta di dare vita ad un tavolo di confronto permanente con i parlamentari e gli attori istituzionali che condivideranno lo sforzo è uno degli esiti attesi per una verifica di quanto il nuovo parlamento sarà in grado di segnare quegli elementi di discontinuità con le scelte del passato indispensabili per invertire gli esiti di una crisi che, solo negli ultimi dieci anni, ha visto in Italia la chiusura del 20% delle aziende agricole e la perdita dell’8% del lavoro
Nella conferenza stampa di lunedi mattina 21 maggio presso la Sala Rossa della Fondazione Don Luigi Sturzo, i promotori daranno conto delle partecipazioni dei singoli e delle adesioni di parlamentari, forze politiche e sociali e rappresentanti isrituzionali