A cinquant’anni dalla rivoluzione artistica San Sperate guarda al futuro senza dimenticare le proprie origini. Parte “l’Anno del Paese Museo, Paese della creatività”, con una serie di attività distribuite nei prossimi dodici mesi.
Nel 1968 Pinuccio Sciola mise in atto una rivoluzione che, con l’aiuto dei suoi compaesani, portò alla nascita di un vero e proprio museo a cielo aperto. A cinquant’anni di distanza l’Unione Europea ha riconosciuto ufficialmente l’importanza artistica di questa trasformazione nell’ambito dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Una concomitanza che ha spinto l’amministrazione locale a proclamare “l’Anno del Paese Museo”, un doppio festeggiamento che durerà 365 giorni, vissuti tra convegni, festival e laboratori scolastici.
“La scelta di indire un anno intero dedicato a queste celebrazioni vuole rappresentare un’apertura soprattutto verso le nuove generazioni. Una prospettiva verso il futuro, un modo per tramandare la nostra cultura”. Così spiega l’Assessore alla Cultura Emanuela Katia Pilloni, che continua parlando dei progetti già avviati “Abbiamo fatto una scelta molto importante, e cioè quella di realizzare un centro polifunzionale, sede di attività culturali e che verrà utilizzato per ospitare artisti ed esponenti della cultura europea. Un centro che ha pochi eguali in Italia e che segue celebri modelli in Europa”.
Solo l’inizio di una serie di eventi che si susseguiranno sotto la direzione di Angelo Pilloni, Paolo Lusci e dell’associazione Noarte. Una tabella di marcia fitta, presentata stamani presso l’aula consiliare del comune alla presenza del Vice Sindaco Cocco, dell’Assessore Pilloni e del direttore Lusci, oltre che dei familiari ed amici del maestro Sciola.
Il calendario avrà i suoi momenti topici a maggio – più precisamente il 25 – e ad ottobre, con i due convegni: “50 anni di Paese museo… Il Paese della creatività” organizzato dall’amministrazione comunale, e “La terra alle radici dell’Arte. Dai muri di fango alle tele d’autore: la nascita e lo sviluppo del Paese Museo inquadrata da un punto di vista architettonico e archeologico” realizzato in collaborazione con l’Associazione della Terra cruda e l’Unione dei comuni del Basso Campidano. Oltre alle conferenze, in agenda l’inaugurazione del Centro civico culturale (nell’ex Palazzo civico, ndr.) e la realizzazione – entro la fine dell’anno – dell’Exe, il Centro internazionale di scambi e confronti culturali.
L’Anno del Paese Museo parte ufficialmente sabato 5 e domenica 6 in concomitanza con la manifestazione Monumenti aperti. Per l’occasione l’artista Angelo Pilloni realizzerà nel palazzo municipale un murale con il logo dedicato al Cinquantennale. Verrà inoltre proposto lo spettacolo itinerante “Semjai”.
Riccardo Mascia