In occasione della festa di San Pio, nella Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Santadi, dopo le celebrazioni religiose, sabato scorso 26 maggio, c’è stata la presentazione dell’ultima fatica editoriale del parroco della piccola frazione di Arbus, don Eliseo Lilliu. Un libro che parla della vita di Giovanni Alberto Malinverni Ammiraglio della Regia Marina, attraverso i fatti che l’hanno visto protagonista a cavallo di due secoli: l’Ottocento e il Novecento, molto importanti per la Storia d’Italia.
Dopo una veloce, ma molto interessante introduzione del giornalista Gianfranco Corda, che ha moderato l’evento, c’è stato il saluto del sindaco di Arbus, Antonello Lecca, che si è detto orgoglioso dell’impegno profuso da don Eliseo per la frazione del suo Comune e ha auspicato che seguano altre attività culturali, che permettano di valorizzare la località. Presente anche il sindaco di Terralba, Sandro Pili, dopo i saluti, anche lui ha elogiato l’impegno culturale di don Eliseo, augurandogli di scrivere altri libri per tanti anni ancora. Quindi, è stato il consigliere regionale, Gianni Lampis, espressione del territorio di Arbus, che ha avuto parole molto entusiaste per il lavoro e l’impegno editoriale del parroco di Sant’Antonio di Santadi. All’evento era presente anche il comandante della Capitaneria di Porto di Oristano, il Capitano di Fregata, Erminio Giovanni Di Nardo, accompagnato da un picchetto d’onore di marinai; anche lui nel suo sintetico discorso, si è detto felice di essere stato invitato e ha avuto parole di elogio per l’autore del libro, che con questo suo lavoro, ha messo in risalto la figura di un personaggio molto importante per la Marina Italiana.
Dopo la lettura di un breve saggio sul libro, da parte dell’Ammiraglio in quiescenza, Francesco Anedda, è seguito l’intervento della storica, Anna Maria Melis, che ha ampiamente e chiaramente illustrato i contenuti del libro, a seguire c’è stato anche l’intervento dell’editore di “Giovanni Alberto Malinverni Ammiraglio della Regia Marina”, E.P.D’O Editrice, che ha messo in luce un episodio della vita dell’Ammiraglio, non contenuto nel libro, e ha sottolineato che, “Giovanni Alberto Malinverni, durante l’ultima guerra, fu protagonista di un episodio che solo un grande uomo e un eroe come lui, poteva mettere in pratica. Avendo ricevuto l’ordine di bombardare un piccolo centro costiero – continua l’editore – anche se correva il rischio di compromettere la sua carriera, preferì dare le coordinate sbagliate ai cannonieri, per non massacrare gli abitanti di quel villaggio, che era prevalentemente composto da bambini e vecchi”. Ha conclusione della presentazione, ci sono stati i ringraziamenti di don Eliseo Lilliu, per tutti coloro che avevano contribuito a rendere la giornata dedicata alla festa di San Pio, ancora più interessante.
Come ha spiegato lo stesso don Eliseo, durante la sua omelia dedicata a San Pio e all’Ammiraglio Giovanni Alberto Malinverni, il libro è nato grazie al figlio dell’Ammiraglio, Giovanmaria Malinverni, suo parrocchiano, considerato come un suo figlio spirituale, che gli ha fatto conoscere tanti particolari della vita del padre, che sono finiti poi, in questo particolare diario.
Durante il lavoro di ricerca, Eliseo Lilliu, ha raccolto parecchio materiale fotografico, che è servito a testimoniare e descrivere il periodo del Regno di Savoia di fine Ottocento e la Regia Marina dei primi decenni del Novecento, sino alla trasformazione in Marina Militare Italiana, con l’avvento della Republica. La biografia dell’Ammiraglio Maliverni, ha permesso all’autore di evidenziare le peculiarità del periodo analizzato e a illustrare la vita sociale e il ruolo della Real Marina e della Marina Militare Italiana.
Eliseo Lilliu, terralbese da generazioni, ha una spiccata predilezione per tutto ciò che riguarda il nostro passato, influenzato forse dalla formazione culturale avuta a Siena, Firenze, Genova, Milano, Roma, dove nei suoi anni di formazione, ha avuto degli illustri docenti. Ha anche allestito a proprie spese il Museo dei Frati Minori Cappuccini di Sanluri, di cui è stato direttore per 10 anni, mentre oggi ne gestisce uno chiamato “Museo Pinacoteca Eliseo”, ubicato nella sua casa a Terralba, dove sono esposti una quantità notevole di interessantissimi oggetti artistici e antichi.