Uno studio interamente made in Sassari, innovativo, minuzioso e dettagliato operato sul territorio in ambito sportivo e scientifico, a confermare ancora una volta quanto sport e scienza possano e debbano essere considerate facce complementari e diverse di una stessa medaglia. Particolarmente partecipato l’incontro e decisamente animato il dibattito post presentazione, con numerosi studenti a porre domande interessanti e pertinenti ai relatori al tavolo moderato ad arte dal professor Gianmario Pittorru.
L’idea ha preso forma affondando solide basi nel lavoro, nell’impegno e nella ricerca. Lo studio parte con la raccolta dati 2016-’17, andrà avanti nel 2018 e si concluderà nel 2019 lasciando un contributo tangibile e funzionale all’ulteriore approfondimento. La presentazione dei risultati di medio periodo – primo step del progetto – rappresenta quindi un importante traguardo per Cus Sassari e Università di Sassari, ulteriore step di crescita e sviluppo raggiunto assieme al Centro Studi e il Dipartimento di Scienze Biomediche, grazie la preziosa collaborazione di quattro Istituti superiori della città di Sassari – Liceo Classico “Azuni”, Liceo Classico/Sportivo Canopoleno, Istituto tecnico industriale “Angioy”, Istituto di Istruzione superiore “Pellegrini” – e al contributo fondamentale della Fondazione di Sardegna.
Oltre ad alcune classi in rappresentanza dei quattro Istituti sassaresi coinvolti nel progetto, partecipano all’incontro tutti i soggetti interessati e coinvolti in vario modo nello studio. Interverranno al tavolo Nicola Giordanelli, presidente del Cus Sassari, il delegato allo Sport dell’Università di Sassari Salvo Mura, la dottoressa Angela Mameli della Fondazione di Sardegna, Andrea Montella (professore Ordinario della Facoltà di Medicina dell’Università di Sassari) i docenti del Centro Studi Cus Sassari Gianmario Pittorru e Andrea Virgilio e il dottor Pasquale Bandiera del Dipartimento di Scienze Biomediche.
Si comincia alle 10,30 nell’Aula Magna dell’Ateneo sassarese in piazza Università.
“Dico che è sempre un piacere vedere la bellissima Aula Magna del nostro Ateneo straripante di ragazzi, di studenti che rappresentano il nostro futuro e sono parte del nostro progetto – afferma il massimo dirigente Cus Sassari Nicola Giordanelli -. Un progetto avviato con l’inizio della mia presidenza, con la nascita del Centro Studi: una entità come il Cus Sassari deve necessariamente avere al suo interno una struttura come il Centro Studi, chiamata a interagire con i Dipartimenti dell’Università di Sassari per quanto riguarda la ricerca scientifica e successiva analisi dei dati. Grazie ai ragazzi, agli insegnanti e alle scuole che hanno accettato di partecipare, e grazie alla Fondazione di Sardegna che ci ha supportato credendo nella bontà del progetto. Uno dei problemi della scuola italiana è legato alle carenze organizzative collegate alla pratica sportiva. Man mano che si va avanti si perde contatto con la cultura sportiva, effetto riscontrabile poi sino ad arrivare a livello universitario. Più si cresce e meno si fa sport, una tendenza che dobbiamo, vogliamo e possiamo invertire”.
“Movimento e Analisi Antropometrica nella Popolazione Giovanile” è esempio reale, concreto e funzionale di ricerca applicata allo sport. Il progetto, già presentato con successo alla conferenza dei rettori e al Centro Universitario Sportivo italiano, puntava al raggiungimento di due obiettivi, grazie al coinvolgimento di docenti di Scienze Motorie e ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche e all’utilizzo delle competenze ed esperienze maturate in ambito specifico: acquisire conoscenze teoriche e pratiche legate ai benefici derivanti dall’attività fisica; allenare le capacità motorie e risolvere i problemi legati alla sedentarietà causata dai nuovi stili di vita, vedi impiego delle nuove tecnologie che sempre più sono catalizzatrici del tempo libero.
Il progetto ha coinvolto 357 studenti, fra ragazzi (69%) e ragazze (31%), appartenenti ai quattro istituti scolastici superiori coinvolti. Al progetto hanno lavorato 8 docenti di Scienze Motorie, 6 ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari e 2 docenti del Cento Studi Cus Sassari. Due gli step in cui è stato diviso lo studio, con circa 5mila rilevazioni effettuate ed un enorme patrimonio di dati raccolto e analizzato.
Il campione di studenti – classe di età compresa fra il 1998 e il 2003 con percentuali di partecipazioni pari al 40% di 2001, 28% di 2000, 20% di 2002, 9% di 1999, 2% di 1998 e 1% di 2003 – è stato sottoposto a valutazioni antropometriche quali misurazione della statura totale in piedi e delle circonferenze, calcolo del peso e della massa grassa, plicometria e IMC o BMI (body mass index). Lo stesso campione è stato poi sottoposto a tre differenti test motori: i 20 metri da fermo (rapidità), il salto in lungo da fermo (forza esplosiva degli arti inferiori) e la palla medica da 2 kg avanti (forza degli arti superiori).
Relativamente a peso e altezza: sono 128 gli studenti di peso compreso fra i 50 e i 60 kg; 107 quelli con valori compresi fra i 60 e i 70 kg; 97 pesano fra i 40 e i 50 kg; 36 pesano fra i 70 e gli 80 kg; 16 hanno fatto registrare un peso superiore agli 80 kg mentre 4 pesano meno di 40 kg; il 36% del campione ha un’altezza compresa fra i 160 e i 170 cm; il 30% è parametrato fra i 170 e i 180 cm; il 25% fra i 150 e i 160 cm; il 4% ha un’altezza superiore ai 180 cm mentre il 2% ha un’altezza compresa fra 140 e 150 cm.
Al fine di ottenere un quadro dello stato fisico dei giovani in età compresa tra i 14 e i 16 anni di età, sono stati inseriti nello studio gli studenti appartenenti ad alcune prime e seconde classi di Istituti di Istruzione Secondaria di Sassari. Nella prima fase dello studio ciascuno dei 357 ragazzi è stato oggetto di valutazione antropometrica attraverso alcune misure base quali peso e statura, che hanno permesso di determinare l’indice di massa corporea. Sono state effettuate inoltre ulteriori misure, quali le circonferenze toracica, addominale, del bacino, del braccio, della coscia e del polpaccio, e ancora la misura delle pliche cutanee a livello del muscolo tricipite, nella zona sottoscapolare e sovrailiaca, che hanno permesso di calcolare la massa grassa, la massa magra e la percentuale di massa grassa per ciascuno studente, attraverso opportune formule differenziate per sesso. I valori ottenuti in questa prima fase, saranno confrontati con quelli che verranno raccolti nelle prossime fasi, al fine di un utile confronto circa lo sviluppo fisico dei giovani in fase evolutiva. La possibilità di correlare i dati, anche con l’attività fisica svolta – sia solo a livello scolastico, amatoriale o agonistica – consentirà di porre l’accento sugli effetti dell’attività fisica e dello sport per lo sviluppo dei giovani e per il loro stato di salute psico-fisico.