Theandric Teatro Nonviolento sbarca a Torino per il 31° Salone del Libro: sabato 12 maggio alle 21 la compagnia diretta da Maria Virginia Siriu andrà in scena con La vedova scalza, spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi.
La rappresentazione si terrà presso il Salone Off – Polo del 900 – Palazzo San Daniele (sala 900) in via del Carmine 14, a Torino. In scena, per l’occasione, andranno gli attori Carla Orrù, Giovanni Trudu e Andrea Vargiu con la regia di Maria Virginia Siriu. Allo spettacolo seguirà un incontro-dibattito di 30 minuti con l’introduzione di Angela Dogliotti, presidente del Centro Studi Sereno Regis, incentrato sul ruolo delle donne nella costruzione dell’alternativa non violenta. La durata dello spettacolo è di 65 minuti, il costo del biglietto è di 5€.
LO SPETTACOLO – Theandric Teatro Nonviolento propone lo spettacolo “La vedova scalza”, tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Niffoi (vincitore del Premio Campiello 2006). Nel corso della rappresentazione gli spettatori vengono accompagnati lungo un percorso catartico che dalla cieca violenza sfocia nel suo razionale rifiuto. La vendetta, la sopraffazione, l’onore da lavare col sangue sono gli ingombranti concetti che vengono messi in dubbio.
L’ambientazione è quella della Barbagia degli anni ’20, popolata di piccoli paesi in cui la vita è regolata dai podestà fascisti e dalle leggi non scritte della società tradizionale. La violenza è ovunque: nello strapotere fascista, nelle angherie delle forze dell’ordine, nel sistema di usi e consuetudini che fossilizza i membri della società in una serie di ruoli prescritti e azioni comandate. La donna ne fa parte in quanto essere quasi annichilito: dedita alla vita rurale, è destinata solo alla preghiera e alla procreazione.
La protagonista, Mintonia, appare da subito come il personaggio adatto a rompere questo circolo vizioso. Al contrario delle donne del suo paese, Mintonia si istruisce, legge Grazia Deledda e Tolstoj, è recalcitrante all’idea di subire dei soprusi senza proferir parola. Sceglie, quindi, da sé il proprio marito (Micheddu), a dispetto della contrarietà dell’intero paese che lo guarda con sdegno a causa del suo carattere ribelle. Lui, come Mintonia, non ama sottomettersi al potere, e presto finisce nel mirino del brigadier Centini.
Il concatenarsi degli eventi costringe Micheddu alla latitanza, culminando nella sua uccisione, smembrato orribilmente. Rimasta sola con un figlio da crescere, Mintonia brucia dal desiderio di vendicarsi uccidendo il mandante, Centini. Riesce a introdursi nella casa del brigadiere e, dopo averlo sedotto, lo accoltella a morte. Subito dopo, scappa in Argentina. Mintonia, seppur colpevole, diventa il motore del cambiamento: accortasi di essere rimasta incinta di Centini, decide di tenere il bambino. Cresce dunque i suoi due figli, l’uno del marito vendicato, l’altro del mandante ucciso, come fratelli. La vendetta non ha più senso, il peso del rimorso è un prezzo troppo caro da pagare: il perdono rappresenta l’unica via di fuga dalla spirale di sangue. Mintonia si sporca le mani di sangue, ma si redime, dando la vita dopo averla levata. La dispensatrice di morte che si converte alla vita, usando l’empatia e l’intelligenza.
LA COMPAGNIA – Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo.
L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana.
Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Maria Virginia Siriu: laureata in Filosofia all’Università degli studi di Cagliari, debutta come attrice nello spettacolo Don Cristobal e Donna Rosita tratto da Federico Garcia Lorca per la regia di Guglielmo Ferraiola.
Dal 1997 al 2000 approfondisce la formazione teatrale studiando con diversi membri del C.I.C.T. di Parigi diretto da Peter Brook: Bruce Myers, Yoshi Oida, Alain Maratrat, Tapa Sudana, Karunakaran Nair, Miriam Goldschmidt e Sotigui Koiuaté.
Nel 1997 frequenta un laboratorio del Living Theatre in cui conosce Judith Malina con cui collaborerà come direttrice di scena e assistente di regia fino al 2003 presso il Living Europa. Con la storica compagnia fondata da Beck e Malina parteciperà alla nuova produzione Resistenza Adesso e in workshop e riprese dedicate a produzioni classiche della compagnia come Mysteryes and the Small Pieces e Utopia.
Dal 2003 cura le regie della compagnia Theandric, realizzando spettacoli che hanno spesso debuttato nei festival internazionali, su cui spicca il Fringe Festival di Edimburgo.