Sono trascorsi diversi mesi dall’adozione dei provvedimenti assunti in Consiglio comunale, ma i “miracoli” tanto attesi no si sono verificati.
Il “Movimento Zona Franca Sardegna” deve essere in forte fibrillazione e tensione, visto che il suo vice presidente, l’avvocato Paolo Aureli, si è preso la briga di scendere in campo e contestare il contenuto dell’articolo da noi pubblicato domenica scorsa, dal titolo “Zona Franca: tensioni nella Giunta Comunale del piccolo centro del Meilogu?”.
E’ accaduto, infatti, che nel corso della giornata, l’avvocato Aureli ha diffuso un comunicato a sostegno della sindaca di Giave perché, secondo lui, “Maria Antonietta Uras ha fatto tutto ciò che in suo potere per la Zona Franca”. Con che risultato, diciamo noi? Nessuno, perché la Zona Franca di Giave resta e rimane un oggetto misterioso, perché, lo ribadiamo, gli atti deliberati in Consiglio comunale sono insufficienti a farla nascere. L’iter è ancora tutto da concludere, se, veramente, si vuole arrivare al completamento di una iniziativa di per sé lodevole e meritoria, ma che, purtroppo, così come incardinata, non vedrà mai l’effettiva nascita.
L’avvocato Aureli, nella sua nota stampa, sostiene che “la sindaca di Giave ha fatto quello che era in suo potere per far conoscere i benefici delle inattuate zone franche sulla Sardegna”. Ma guarda un po’, i sardi avevano bisogno dell’iniziativa della sindaca di Giave, per conoscere i benefici derivanti dall’attuazione della Zona Franca? Su via, avvocato, non scherziamo e tanto meno non si ricorra ad argomentazioni puerili, fuori luogo e fuorvianti, per giustificare il “buco nell’acqua” fatto con quella iniziativa, strumentale e nulla più, alla luce dei risultati che ha dato sul piano della concretezza.
Questa testata è da oltre due anni che parla di Zona Franca, dove, tra l’altro, hanno trovato spazio anche i comunicati del “Movimento Zona Franca”. Dei benefici derivanti dall’attuazione della Zona Franca ne abbiamo parlato a più riprese, e certamente i sardi, per conoscere le normative vigenti in materia, non hanno aspettato la sindaca di Giave per erudirli in materia. A Giave si vocifera che un consulente con laurea telematica sta procedendo alla stesura degli atti finali perché la zona franca sia operativa localmente. Se così fosse, siamo proprio al ridicolo, poiché se la sindaca, come afferma l’avvocato Aureli, “ha fatto tutto ciò che era nei suoi poteri” , significa che le iniziative assunte da gennaio 2018 non hanno trovato riscontro alcuno a nessun livello.
Quali risposte ha ottenuto Maria Antonietta Uras da inizio anno con i sui atti di coraggio di smuovere l’immobilismo dannoso delle istituzioni? Nessuno, perché le sue istanze non hanno prodotto nulla di concreto e sono rimaste lettera morta. Un effetto primario, a dire il vero, lo ha ottenuto, ossia un ritorno in pubblicità e notorietà, ma benefici, per il paese di Giave e i suoi residenti, zero. Non vogliamo andare oltre, per evitare una polemica inutile e perile sulle tante questioni sollevate dall’avvocato Aureli, visto che il suo movimento, attivo da anni, non ha ancora avuto la capacità di fare decollare una sola Zona Franca in uno dei tanti paesi isolani nei quali il “Movimento Zona Franca Sardegna” si è recato a “predicare” il proprio credo.
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