Arriva la stagione estiva, Alghero esce dal lungo letargo invernale, le vie si colorano di vetrine aperte ed illuminate, la città cambia volto e si popola di ospiti che arrivano qui a trascorrere le proprie vacanze.
I commercianti, i ristoratori, i baristi, tutti gli operatori di quei comparti che traggono reddito principalmente dal turismo, dopo un lungo inverno e una primavera non proprio gratificanti dal punto di vista economico confidano in questi pochi mesi per cercare di far quadrare i bilanci e cercare di “mettere fieno in cascina” per affrontare il prossimo inverno che probabilmente non sarà meglio di quello trascorso.
Ma ecco che in ogni angolo della città, ma in particolare nelle aree maggiormente frequentate dai turisti: spiagge, lungomari, vie di grande traffico pedonale, si materializzano venditori di qualunque mercanzia che puntualmente, con l’inizio dell’estate, occupano con banchetti, tappeti, cartoni, ecc.. Vendono di tutto dalla chincaglieria, all’abbigliamento, alle griffe taroccate, ai souvenir, all’argento ed anche bibite ed alcolici.
Sono tornati i pirati, gli Abusivi che assaltano la Riviera del Corallo.
Come uno sciame assillano residenti e turisti con la loro insistenza, ma soprattutto fanno concorrenza sleale a chi esercita attività regolari.
Una concorrenza sleale che, se non combattuta, può comportare, per chi opera nel rispetto della legalità, la differenza tra il poter continuare ad esistere o il chiudere definitivamente. Tutti questi operatori sono, infatti, vittime di una straordinaria e spietata concorrenza sleale perpetrata da chi, infischiandosene delle regole e non sottoponendosi ad alcun obbligo fiscale, può praticare prezzi concorrenziali ed occupare le posizioni commerciali più prestigiose e fruttuose.
Il danno economico e sociale prodotto dall’esercizio abusivo di qualsiasi attività è incontestabile: infatti oltre ad alimentare l’evasione fiscale che danneggia l’intera collettività, colpisce soprattutto gli operatori economici che operano nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti.
L’idra dell’abusivismo non è un animale mitologico è reale, è vivo ed ha mille sfaccettature, ma è pericoloso, difficile debellarlo, è come l’idra di Ercole: tagliando una delle sue teste ne ricrescono due.
Pretendere il rispetto delle leggi e dei i regolamenti non è un elemento accessorio, anzi, costituisce uno dei principali doveri delle istituzioni pubbliche.
Azione Alghero chiede che l’Amministrazione Comunale metta in campo tutte le azioni necessarie per contrastare e possibilmente eliminare il fenomeno dell’abusivismo in tutte le sue manifestazioni.
Il futuro di molte piccole imprese locali dipenderà dall’energia, dalla determinazione e dalla tempestività con le quali chi di dovere vorrà e saprà assumere ogni iniziativa utile allo scopo.
Non abbassiamo la guardia: l’abusivismo è un nemico di tutti e far finta che non esista non risolve il problema!
Il Direttivo di Azione Alghero