Rally Italia Sardegna compie quindici anni. L’isola si prepara a ospitare per il quindicesimo anno di fila la tappa italiana del World Rally Championship targato Fia. Dal 7 al 10 giugno i più grandi specialisti del pianeta si sfideranno sugli sterrati e nei circuiti disegnati su e giù per il Nord Sardegna da Tiziano Siviero, già campione del mondo al fianco di Miki Biasion, per l’organizzazione di Aci Sport col supporto di Aci Sassari, il sostegno economico dell’assessorato regionale del Turismo e di numerosi partner pubblici e privati e la collaborazione di Comune di Alghero e Fondazione Meta Alghero.
Oggi la kermesse motoristica, che in Italia è seconda per seguito e per importanza solo al Gran Premio di Monza del campionato mondiale di Formula Uno, è stata presentata dal responsabile organizzativo per Aci Sport, Antonio Turitto, dal presidente di Aci Sassari, Giulio Pes di San Vittorio, dal responsabile del circuito, Tiziano Siviero, dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, e dagli assessori comunali del Turismo e dell’Ambiente, Gabriella Esposito e Raniero Selva. Al di là degli aspetti tecnici, che sono comunque straordinari e si basano su un mix di appuntamenti ormai storici, come il mitico salto di Monte Lerno e la power stage dell’Argentiera, su altri che puntano a diventarlo, come lo show d’apertura con la superspeciale all’Ittiri Arena, e novità assolute che assumono significati molteplici, come il passaggio nella miniera di bauxite di Olmedo per una prova che gli addetti ai lavori hanno definito “da playstation”, tanto è spettacolare.
Come hanno sottolineato gli amministratori comunali dei diversi territori toccati da Ris 2018 e e dai partner privati che stanno da sempre accanto agli organizzatori della grande kermesse motoristica, «la Sardegna da tanto al rally in termini di spettacolarità e la tappa italiana del mondiale da tanto alla Sardegna in termini di visibilità». Cinque ore e mezza di diretta televisiva sulla piattaforma Sky e su RaiSport, concerti, una grande rassegna dedicata all’enogastronomia sarda e internazionale, mostre, dibattiti, divertimento, autografi, auto storiche: per l’isola e in particolare per Alghero, che ospita il quartier generale, la sala stampa, la direzione di gara e il parco assistenza, è una grande occasione vetrina planetaria. E per fondere nel migliore dei modi questo doppio spirito – la vocazione internazionale dell’evento e lo spirito identitario con cui l’isola lo accoglie – mercoledì si partirà con il concerto dei Tazenda, ambasciatori della cultura e della musica sarda contemporanea nel mondo.
«Vogliamo valorizzare questo evento, vogliamo che diventi un marchio dal forte impatto turistico in avvio stagione», ha detto tra l’altro il sindaco di Alghero, Mario Bruno, mentre Giulio Pes di San Vittorio ha sottolineato a nome di Aci Sassari «il grande lavoro di una macchina enorme, centinaia di persone che nelle pubbliche amministrazioni ma non solo lavorano tutto l’anno con lo stesso obiettivo, e lo fanno con grande passione». Il risultato è evidente. «Se la tappa italiana del mondiale resta in Sardegna da quindici anni è perché ha un fortissimo appeal – conferma Antonio Turitto – basti pensare che molti piloti, approfittando del fatto che la gara successiva è a un mese e mezzo di distanza, faranno le vacanze qui, perché nell’isola si sono trovati bene».
Ovviamente fa la sua parte anche la spettacolarità della gara. «L’anno scorso abbiamo ripensato Rally Italia Sardegna, lo abbiamo reso più complesso, moderno e concentrato, e l’esperimento è riuscito», racconta Tiziano Siviero. Tra le novità spicca senz’altro la prova all’interno della miniera di Olmedo, frutto dell’accordo con Igea cui ha lavorato anche l’assessorato regionale dell’Industria. E poi gli scenari mozzafiato dell’Argentiera, i classici salti del Monte Acuto, l’ormai consolidato appuntamento con l’Ittiri Arena Show.
Ma Ris 2018 è spettacolo puro anche fuori dal tracciato. «Ogni anno ci misuriamo con la grande sfida di questo evento di portata internazionale, che è l’emblema di come un evento sportivo può diventare un prodotto turistico e veicolare in maniera formidabile la Sardegna e il nostro territorio», sottolinea Gabriella Esposito. «Dopo cinque anni ad Alghero c’è ancora tanta attesa e altrettanta partecipazione – aggiunge – perché Ris è entrato nel cuore degli algheresi». Ecco perché il calendario degli eventi collaterali è ricco e vario, «perché è un’occasione unica per mettere in mostra il meglio dell’isola e del territorio». Anche sul piano ambientale, ovviamente. «Educazione ambientale nelle scuole, piantumazioni, porta a porta all’interno del parco assistenza – dice Raniero Selva – sono tantissime le azioni attraverso cui contribuiamo a smontare il luogo comune secondo cui un evento di questa portata è nemico dell’ambiente».