Le dichiarazioni del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso che questa mattina ha confermato di proseguire il suo incarico all’Aou di Sassari, dopo la nomina al vertice dell’Aou San Luigi di Orbassano a Torino.
Sassari 6 giugno 2018 – «Ho deciso di restare in Sardegna e proseguire con l’incarico affidatomi nel 2016 di dirigere l’azienda ospedaliero universitaria di Sassari. È vero, non sono sardo, ma da quando sono in Sardegna mi sento cittadino di questa regione e, ancora di più, di Sassari. Voglio proseguire nell’azione di rilancio dell’azienda ospedaliera universitaria di Sassari nell’importante ruolo di nodo ospedaliero di riferimento del nord Sardegna».
Sono le parole del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, che questa mattina ha comunicato all’assessore della Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta di non accettare l’incarico a direttore generale dell’Aou San Luigi di Orbassano di Torino.
«Ho incontrato il rappresentante della giunta di Sergio Chiamparino – HA PROSEGUITO –, assieme al direttore generale dell’assessorato Renato Botti, e ho avuto modo di chiarire le mie intenzioni. Li ho ringraziati per la scelta, per me motivo di orgoglio e fatta anche in funzione dell’esperienza maturata proprio qui nell’Aou di Sassari. E proprio quest’ultimo aspetto mi ha spinto a restare in Sardegna. «Ci sono ancora tanti progetti da portare avanti, soprattutto in questo momento in cui l’azienda sta avviandosi lungo un percorso di rilancio», HA DETTO ANCORA.
«Mi hanno rafforzato nella decisione le numerose attestazioni di solidarietà che in questi giorni mi sono state manifestate da molti professionisti dell’Azienda, dal rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, dal sindaco Nicola Sanna, e ancora dai molti rappresentanti politici e delle istituzioni.
«Nel ringraziare tutti per la vicinanza dimostrata, resterò a Sassari e in Sardegna, per il profondo attaccamento a quest’isola e alle persone, donne e uomini, che ho conosciuto in questi quasi due anni di incarico», HA CONCLUSO ANTONIO D’URSO.