Focus sulle straordinarie avventure dei “CARTOONS in carne ed ossa” con drammaturgia e regia di Serenella Converti (vulcanica autrice e performer, regista e filmmaker, creatrice del personaggio irriverente e “politically incorrect” de “La signorina Tina” tra incursioni urbane, teatro e corti cinematografici) in cartellone sabato 16 giugno alle 20.30 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari.
La pièce – tra divertenti sketckes e ironiche e poetiche microstorie – rappresenta lo spettacolare e coinvolgente esito scenico del Laboratorio Permanente di Gioco Teatrale condotto dall’eclettica artista, nonché coach e psicologa, con all’attivo un’intensa carriera tra l’Italia e la Francia, nell’ambito del progetto “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” firmato Teatro del Segno.
Sul palco accanto all’ineffabile e imprevedibile figura de “La signorina Tina” interpretata dalla stessa Serenella Converti, una galleria di «personaggi irriverenti o troppo snob, ballerine imbranate, chefs francesi, conigli arrapati, vecchie acide, operai muscolosi, gemelli antagonisti, arachidi narcisiste, bambini dispettosi, professori folli, strofinacci sensuali». A prestare corpo e voce a questa folla di creature dell’immaginario, tra beffarda clownerie e tratti quasi caricaturali, la compagnia formata da Elisabetta Mocci, Claudio Fuser Manca, Corinna Ricci, Cristina Mancosu, Elisabetta Marinelli, Francesco Cittadini, Gabriella Zuppello, Anna Paola Marturano, Valentina Balduzzo, Simonetta Muntoni Musino, Francesca Marinelli, Nicola Siddi, Nicoletta Martinelli e Paola Zambonelli.
La mise in scène è frutto di un’intensa e coinvolgente “full immersion” nell’universo dei fumetti e del cinema d’animazione, in un gioco di specchi tra i personaggi “animati” e gli interpreti “in carne ed ossa” che ne hanno studiato e imitato la mimica e le movenze stilizzate e accentuate, il codice espressivo e perfino le note onomatopeiche, per trasformarsi a propria volta negli ideali protagonisti di storie disegnate sulla carta o proiettate sul grande schermo.
Il meraviglioso gioco del teatro offre la possibilità di una metamorfosi “alla rovescia” tra figure di carta e di celluloide, ispirate alla realtà ma con variazioni fiabesche e atmosfere oniriche e fantastiche e gli attori e gli allievi che possono confrontarsi con un linguaggio di grande semplicità ed efficacia, ma in realtà estremamente raffinato, capace di sintetizzare all’interno di un solo fotogramma o in un’unica vignetta un’intera gamma di emozioni.