A 100 anni dalla Battaglia del Solstizio che ha visto i pastori ed i contadini sardi combattere fianco a fianco con i veneti nella valle del Piave, la Sardegna grazie alla Coldiretti e alla Fasi (la Federazione dei Circoli sardi) si sono gemellati con i Comuni di Fossalta di Piave, Meolo, Musile di Piave nel ricordo dei giovani della Brigata Sassari caduti.
Si è cominciato ieri pomeriggio con la celebrazione dei luoghi della memoria, a partire da Croce, la frazione di Musile di Piave, dove fu ferito Emilio Lussu, commemorato e omaggiato insieme ai soldati caduti in guerra oltre che dalle autorità locali, anche da una rappresentanza della Brigata Sassari e dal canto del tenore di Orgosolo Untana Vona.
La serata si è conclusa con la cena conviviale offerta a Fossalta di Piave di Coldiretti Sardegna a base dei prodotti dei pastori e contadini isolani in ricordo dei colleghi che 100 anni fa persero la vita in battaglia.
“In queste terre diversi nostri conterranei, perlopiù provenienti dal mondo agricolo persero la vita combattendo per difendere la patria – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Eroi inconsapevoli, giovani pastori e agricoltori che sacrificarono la propria vita con coraggio ed ardore. Noi siamo qui innanzitutto per ricordarli e non rendere vano il loro sacrificio, ma anche come messaggeri di pace, perché le guerre portano solo morte e distruzione”.
“E lo abbiamo fatto portando quelli che sono i frutti del lavoro proprio dei pastori e dei contadini – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –, carne di pecora, pomodoro, patate e olio in un momento conviviale e di festa perché appunto la finalità dei prodotti della terra è quella di essere consumati a tavola, in compagnia e allegria. Cosi abbiamo voluto ricordare i nostri giovani della Brigata Sassari e onorarli”.
Questa mattina la cerimonia si è invece spostata a Losson della Battaglia, frazione di Meolo, dove si trova il monumento alla Brigata Sassari opera dell’architetto Franco Niffoi e dell’artista Albino De Martis “una stilizzazione del nuraghe composto da pietre provenienti da 100 Comuni della Sardegna – ha ricordato questa mattina durante la cerimonia Serafina Mascia, presidente nazionale della Fasi – attorniato dalle lapidi che ricordano il nome e il Comune di origine di 138 Sassarini Ragazzi del ‘99”.
La giornata si è conclusa con il ricordo di Attilio Deffenu, intellettuale e giornalista di Nuoro, che morì a Fossalta di Piave a soli 27 anni.