EXPORT SARDEGNA-PAESI EUROASIATICI – I vini di Lula, Benetutti, Sorso e Nuragus sulle tavole di Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia. 10 importatori, ristoratori, distributori e giornalisti in Sardegna per conoscere i tesori vitivinicoli regionali. Da domani l’incoming tour organizzato da Confartigianato Sardegna. Mameli (Coordinatore progetto): “Alta qualità piccole produzioni e tanta preparazione: così si conquistano i mercati dell’est”.
I vini di Lula, Benetuttti, Sorso e Nuragus presto voleranno in Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia grazie ai 10 importatori, ristoratori, distributori e giornalisti che, da domani, 27 giugno, parteciperanno al “wine incoming tour” organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna nel progetto “StoreSardinia”.Gli esperti provenienti da Mosca, San Pietroburgo, Baku, Minsk e Almaty, cominceranno la conoscenza del vino, delle cantine e delle vigne della Sardegna alle 10.30 a Lula (NU) da “Colle Nivera”. Al termine, il gruppo partirà per Benetutti (SS) dove, alle 13.00, è atteso dalla cantina “Arvisionadu”. Il giorno dopo, giovedì 28, partenza per Sorso (SS) dove, alle 11.00, compratori e giornalisti potranno apprezzare le produzioni della cantina “Nuraghe Crabioni”. Nel pomeriggio dello stesso giorno, ultima tappa del tour a Nuragus (CA): alle 15.30, ospiti dalla cantina “Agricola Soi”.
Con il “wine tour”, gli operatori russi, kazaki, bielorussi e azeri, chiuderanno così un percorso export, durato 10 giorni, dedicato alla scoperta e all’acquisto, di pane, pasta, dolci, vino, formaggi, olive, olio, panadas e dei territori di Oliena, Lanusei, Oschiri, Lanusei, Siamanna, Gonnosfanadiga, Lula, Benetutti, Sorso e Nuragus.
“Anche il vitivinicolo, cosi come l’agroalimentare, è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – sottolinea Stefano Mameli, Coordinatore del Progetto – quello del vino, infatti, è un comparto in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri”. “Per gli imprenditori – continua Mameli – gli incoming tour che abbiamo organizzato in queste settimane sono fondamentali per sfruttare le occasioni d’internazionalizzazione. Iniziative di questo genere, infatti, possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati, come quelli dell’Est. A condizione che, nonostante le piccole produzioni, la qualità e la preparazione delle aziende siano molto alte”.
“Le nostre imprese – spiega il Coordinatore – attraverso questi incontri in azienda e grazie ai B2B, hanno concrete opportunità di far conoscere ed esportare le loro produzioni perché domanda e offerta s’incontrano sul territorio. Abbiamo voluto mettere le imprese nelle condizioni di essere pronte a ricevere richieste anche da mercati distanti ma importanti. Per questo continueremo il percorso d’internazionalizzazione iniziato quasi 2 anni fa, accompagnando le aziende e continuando a supportarle con iniziative di questo tipo”.
“La speranza, e la certezza – riprende Mameli – è quella che, dopo aver presentato, e fatto degustare, i prodotti delle nostre imprese nelle manifestazioni e nelle iniziative a Mosca, Minsk e negli altri Paesi euroasiatici, il ciclo di vendita possa concretizzarsi direttamente nelle aziende, facendo vedere, conoscere, degustare e far “toccare con mano” ai buyer la qualità e la cura che le aziende mettono per realizzarli”.
“Già alcuni di questi vini sono presenti sulle tavole di ristoranti e sugli scaffali dei negozi specializzati – conclude il Coordinatore – ma vorremmo incrementare la loro vendita anche in questi giorni”.
Anche il “wine tour”. Dopo quello dedicato al “food tour” della scorsa settimana, rientra nell’attività organizzata dal progetto regionale “StoreSardinia”, finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Industria a valere sul POR FESR Sardegna 2014-2020, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte, con il suo esperto in internazionalizzazione e mercati esteri, Marcello Romano, e BegApps.
Il progetto ha selezionato alcune eccellenze agroalimentari artigiane della Sardegna, raggruppate sotto un unico marchio promozionale e di supportate nell’export verso importanti acquirenti del mercato euroasiatico di Russia, Azerbaijan, Kazakistan, Bielorussia e Georgia. Il marchio, infatti, ha valorizzato e promosso a livello internazionale i prodotti del pastificio Sa Panada di Oschiri (SS), dei panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga (SU), Ferreli di Lanusei (NU), Mula Graziano Forno Carasau di Oliena (NU), e Filia di Illorai (SS), delle cantine Colle Nivera di Lula (NU), Agricola Soi di Nuragus (SU), Nuraghe Crabioni di Sorso (SS), Arvisionadu di Benetutti (SS), dell’Azienda Agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga (SU) e del caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna (OR).
Tra le attività del partenariato pubblico-privato, la partecipazione a fiere, l’attività di educational tour in Sardegna per buyer e giornalisti specializzati e la promozione dei propri prodotti e dei territori sul sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano, inglese e russo. All’interno del portale, le imprese presentano e vendono on line i propri prodotti corredati di descrizione e listini trilingue.
L’export verso Russia, Kazakhstan, Azerbaijan, Bielorussia e Georgia, riguardante prodotti delle imprese sarde produttrici di alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, tessile, mobili, legno e sughero, stampati ma anche prodotti chimici e di raffinazione, secondo i dati ISTAT elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, alla fine del 2017 ha ammontato a circa 20 milioni di euro (19milioni 260mila), in crescita del 35% rispetto al 2016. Di questa quota ben 13 milioni di euro di prodotti sono stati piazzati in Russia e 6 in Kazakhstan.
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