Elezioni comunali risultati, vince il Centrodestra a trazione leghista
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Elezioni amministrstive 2018 risultati. Successo del Centrodestra a trazione leghista, anche se con qualche ombra come Brescia, nel voto di questa domenica che ha chiamato alle urne quasi sette milioni di italiani per eleggere i sindaci di 761 comuni. Evidente la crisi del Movimento Cinque Stelle già evidenziata con le Regionali in Molise, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. In difficoltà il Pd che rischia nelle roccaforti della sinistra.
In Veneto trionfo della Lega al primo turno con Mario Conte a Treviso (comune riconquistato) che stacca nettamente il Pd e umilia il M5S (sotto il 5%). Vittoria, non scontata, già al primo turno del Carroccio anche a Vicenza dove il M5S non si era presentato.
Terni è una delle note dolenti per il Pd: il centrosinistra perde un’altra roccaforte. Il candidato sindaco del Centrodestra, l’avvocato Leonardo Latini, è in netto vantaggio, con oltre il doppio dei consensi sullo sfidante Paolo Angeletti, ex dirigente del Pci sostenuto dai dem e da una civica. La Lega di Matteo Salvini emerge inoltre come primo partito della coalizione.
Nelle città toscane dove si è votato, il centrosinistra è davanti agli avversari, ma il ballottaggio è rischioso e i trionfi del passato sono un lontano ricordo. A Siena il ballottaggio del 24 giugno sarà fra il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) e Luigi De Mossi del centrodestra. A Massa Alessandro Volpi sfiderà Sergio Menchini del M5S, mentre a Pisa è testa a testa tra Andrea Serfogli (Pd) e Michele Conti (centrodestra).
A Imperia Claudio Scajola, ex ministro del governo Berlusconi, andrà al ballottaggio (in testa) con il candidato ufficiale del Centrodestra, Luca Lanteri. Flop al 6% circa dei 5 Stelle.
Con Emilio Del Bono sindaco il Centrosinistra tiene Brescia senza dover andare al ballottaggio. Moltissimi i consensi persi dal Movimento 5 Stelle, che si ferma addirittura sotto il 6%.
Il centrosinistra in vantaggio ad Ancona, l’unico capoluogo di regione dove si è votato. La sindaca Pd uscente Valeria Mancinelli viaggia oltre il 40% e al secondo turno affronterà il candidato civico sostenuto dal Centrodestra Stefano Tombolini.
Ad Avellino il candidato del Centrosinistra Nello Pizza è in testa e al ballottaggio dovrà vedersela con Vincenzo Ciampi del Movimento 5 stelle.
A Viterbo, dopo aver governato per cinque anni in una coalizione di centrosinistra, il Pd non arriva nemmeno al ballottaggio. Si profila, infatti, una netta vittoria del candidato del centrodestra Giovanni Arena. Al secondo turno se la vedrà con Chiara Frontini, della lista civica Viterbo2020, di poco sotto al 17%.
Nei due municipi di Roma chiamati al voto, cattive notizie per il Movimento 5 Stelle: entrambi i candidati sono fuori dai giochi, mentre il centrosinistra va verso una doppia vittoria, che nell’VIII dovrebbe arrivare già al primo turno, con Amedeo Ciaccheri sopra il 54%. M5s arretra anche a Ivrea, città cara a Casaleggio.
In Sicilia erano chiamati alle urne gli abitanti di cinque città importanti, a partire da Catania e Messina. Qui dove alle Politiche del 4 marzo il M5S ha dominato il voto – addirittura esaurendo le liste dei candidati nel proporzionale – il Movimento di Di Maio e Grillo subisce un colpo abbastanza netto a vantaggio del centrodestra.
Naturalmente lo spoglio delle schede è lentissimo, ma i dati sono chiari. A Catania il centrodestra di Salvatore Pogliese può vincere già al primo turno, umiliando il sindaco uscente Enzo Bianco che si ferma intorno al 30%. Esponente storico del Partito democratico, Bianco questa volta aveva scelto di correre solo con liste civiche, rinunciando al simbolo Pd.
Se anche Pogliese si fermasse sotto la metà dei voti, la sfida è molto difficile per Bianco, considerando che i restanti voti sono tutti del candidato M5s, e quei voti elegerranno il sindaco. E il candidato del centrodestra già parla da sindaco: “È un risultato eccezionale. Abbiano avuto un consenso in tutti i quartieri della città e all’interno di tutte le fasce generazionali”. A lui arriva l’augurio dell’avversario: “Si profila un successo del candidato del centrodestra on. Salvo Pogliese. Gli rivolgo un sincero augurio di buon lavoro, con la speranza che non sia disperso quanto fatto in questi anni per la città ed i frutti che esso darà”.
Il Movimento 5 stelle è quasi certamente fuori dal ballottaggio anche a Messina, dove al secondo turno dovrebbero arrivare Placido Bramanti (centrodestra) e uno tra Antonio Saitta (centrosinistra) e Cateno De Luca (civiche di centro). Indietro il grillino Gaetano Sciacca e il sindco uscente Renato Accorinti.
Barletta ha già il suo sindaco: Cosimo Damiano Cannito, candidato delle Liste civiche di centrodestra ha superato il 56% delle preferenze, staccando il rivale del Movimento 5 stelle, Michelangelo Domenico Filannino, detto ‘Michele’ di 40 punti.
A Brindisi ballottaggio tra Cavalera di Forza Italia in vantaggio su Rossi del Centrosinistra. Solo terzo il candidato del M5S mentre raccoglie un ottimo 18% Massimo Ciullo della Lega.
Vittorio Sgarbi è stato eletto primo cittadino di Sutri (Viterbo). Il deputato di Forza Italia, con la sua lista ‘Rinascimento Sgarbi’, ha raccolto il 58,79% dei voti, battendo l’avversario Luigi Di Mauro, candidato con la Lista civica Sutri (41,20%).
Fonte: www.affaritaliani.it