Pagare il latte meno di 1 euro: l’azienda agricola va in perdita, si salva e va in utile solo grazie ai contributi della PAC.
Tore Piana – in Sardegna il costo per produrre un litro di latte di pecora supera euro 1,10 al netto dei contributi PAC e regionali – appello alla regione e a tutta la filiera perché si trovi un accordo che metta fine alla guerra dei prezzi e si trovi un periodo di almeno 5 anni di stabilità – i costi di produzione diventino la base nella costruzione dei prezzi.
Tore Piana coordinatore regionale del partito Energie Per L’Italia, recentemente confermato dal Consiglio Nazionale guidato da Stefano Parisi, interviene sul costo necessario a produrre un litro di latte di pecora in Sardegna, lo fa prendendo spunto dalle recente indagine pubblicata dall’Istituto di statistica Nazionale ISMEA, la quale lo scorso 5 Giugno ha reso noto l’indagine eseguita in Sardegna su un campione di aziende ovi-caprine sarde.
L’analisi dei dati, conferma una triste realtà, afferma Tore Piana: quella che le aziende agricole e di allevamento in Sardegna si reggono in piedi solamente ed esclusivamente grazie ai contributi della PAC.
Dall’indagine ISMEA sulle aziende di ovini situati in Sardegna è emerso che il costo di produzione del latte di pecora, è stato mediamente pari a 1,12 euro/litro di latte prodotto al netto di premi e contributi PAC con riferimento all’annata agraria 2016/2017.
L’analisi dei dati aziendali raccolti ha consentito di evidenziare l’esistenza di una forte variabilità fra le realtà indagate, sia per quanto riguarda le performance tecniche che quelle economiche. In particolare, il costo di produzione è risultato molto più elevato nelle aziende medio-piccole (da 50 a 384 capi) rispetto a quelle di grandi dimensioni, con oltre 385 capi (rispettivamente 1,43 euro/litro e 1,03 euro/litro Iva esclusa), in particolare a causa della maggiore incidenza dei costi del lavoro per litro di latte prodotto (circa il 42% nelle aziende medie e il 26% in quelle grandi).
I bilanci economici aziendali hanno mostrato una forte sofferenza generale, non compensata neppure dal sostegno PAC (incluso premio accoppiato) che ha rappresentato circa un terzo dei ricavi complessivi. La PLV aziendale si è attestata su valori esigui a causa di prezzi del latte molto bassi e di livelli contenuti di produttività per effetto della straordinaria siccità che ha caratterizzato l’annata oggetto di osservazione. Le condizioni climatiche sfavorevoli, inoltre, hanno impattato negativamente sui costi di produzione facendo lievitare in modo eccezionale i costi per l’acquisto di foraggi conservati e alimenti concentrati.
Tali risultati emergono da un’analisi realizzata nell’ambito delle attività del Piano di settore zootecnico.I CONTRIBUTI Pac e regionali incidono nel 36,1% per aziende piccole dai 50 ai 300 capi ovini e nel 30,5 % nelle aziende superiori ai 384 capi ovini.
Il costo del lavoro incide nel 42,1 % nelle piccole aziende e nel 25,6 % nelle grandi aziende
Mentre gli interessi bancari incidono nel 4,2 % nelle piccole aziende e nel 7,1 % nelle grandi aziende
Il Beneficio Fondiario è del 8,9 % nelle piccole aziende mentre sale al 12,2 % nelle grandi aziende.
Da questi dati , continua Tore Piana, l’esigenza che SI TROVI URGENTEMENTE, UN ACCORDO CHE METTA FINE ALLA GUERRA DEI PREZZI E SI TROVI UN PERIODO DI ALMENO 5 ANNI DI STABILITÅ – I COSTI DI PRODUZIONE DIVENTINO LA BASE NELLA COSTRUZIONE DEI PREZZI. Oggi con il prezzo del latte di pecora, sotto 1 euro, l’azienda agricola in Sardegna non regge, ed è destinata a soccombere.
Oggi l’intero sistema dell’allevamento Ovino Sardo, si regge, solamente grazie ed esclusivamente ai contributi europei e regionali della PAC, cui ciascuna azienda agricola ha diritto, situazione questa, che non potrà reggere ancora per molto tempo, conclude Tore Piana.
Sassari li, 21 Giugno 2018
Ufficio stampa EPI