Gavoi, 8 giugno 2018 – Questa domenica 10 giugno con la giornata di Preludio al Festival, si apre ufficialmente la quindicesima edizione del Festival Letterario della Sardegna (Gavoi, 28 giugno – 1 luglio 2018).
A partire dalle ore 17.30 a Gavoi, presso il cortile di Casa Lai, viene presentata la II edizione del premio Gara di Lettura “Crescere leggendo”, una giornata dedicata alle scuole e agli studenti che hanno partecipato del progetto realizzata In collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Gavoi. All’incontro partecipa anche l’Istituto Comprensivo n. 3 “M. Maccioni” di Nuoro.
Alle ore 19, invece, ci si sposta al Museo Comunale per l’attesa inaugurazione dell’esposizione 100 Years di Hans Peter Feldmann a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori e realizzata grazie alla consolidata collaborazione con il Museo MAN di Nuoro.
La mostra – che resterà aperta fino al 1 luglio – presenta l’imponente progetto nel quale il fotografo tedesco ha ritratto 101 persone tratte dalla cerchia dei suoi famigliari, amici e conoscenti, dagli 8 mesi ai 100 anni, e in cui ogni foto corrisponde a uno specifico anno di età della vita, dalla primissima infanzia alla longeva anzianità. 100 Years costruisce un appassionato ritratto seriale della vita umana attraverso il tempo, un omaggio corale all’umanità che unisce armonicamente tra loro le dimensioni del passato, del presente e del futuro.Il lavoro di Feldmann, dai suoi esordi negli anni sessanta, è concentrato a esplorare la potenzialità delle memorie individuali e collettive che l’artista ha continuato a raccogliere e conservare come archivio personale in forma di immagini trovate, cartoline, ritagli di riviste, manifesti e foto da lui stesso scattate. Ognuno di questi elementi, categorizzati da Feldmann secondo un proprio personale sistema, testimonia la conservazione della memoria come un atto di omaggio ideale al ciclo della vita e alla sua irripetibile diversità. Temi ricorrenti nella sua produzione sono la riflessione sulla nozione di tempo e l’indagine sul valore dell’opera d’arte rispetto ai concetti di unicità e riproducibilità.
L’intermezzo musicale del pomeriggio del Preludio è affidato all’organetto di Pierpaolo Vacca.