La rivoluzione del centro storico olbiese non si ferma. Via libera a nuovi parcheggi, aree verdi e piazze. Ci sarà anche l’Università.
C’è chi ha notato che il 7 giugno nelle due aree parcheggi di via Nanni e Piazzale Bardanzellu erano presenti alcuni operai. Là, così come all’Isola Bianca, verranno presto sistemati i parcheggi, divenuti vittime di una serie di atti vandalici. Tuttavia l’intervento più interessante sarà la conversione dell’area di sosta Piazzale Amucano in un giardino in pieno centro. Al posto delle auto ci saranno panchine, prato e lampioni.
Il piazzale, presente tra via Pala e via Napoli, nato principalmente come un’area per pedoni, è stato utilizzato per le automobili. «L’obiettivo è avere la piazza già per il prossimo inverno», spiega il sindaco Settimo Nizzi.
Ma i frutti della rivoluzione del “salotto buono della città” sono già visibili da aprile scorso. Tutto è partito dall’installazione della ztl per le vie principali del Corso Umberto e una parte di Via Regina Elena. Questo progetto ha scatenato numerose polemiche e ricorsi a causa delle multe salate contro gli automobilisti che non avevano rispettato la nuova norma in vigore, considerata ambigua dai cittadini.
Mentre il progetto della zona a traffico limitato in centro si espande, a maggio sono state create due aree pedonali: una in via Porto Romano, l’altra nella piazzetta dedicata a Rita Denza (di fronte all’ex Hotel Gallura). Nella giornata di ieri sono comparsi panchine e ulivi lungo la via del Corso Umberto, mentre la settimana scorsa l’Aspo colorava le contestate “palle” di Piazza Mercato. Quest’ultima area è abbandonata al suo destino da parecchi anni, dopo la realizzazione di una “cattedrale nel deserto”. L’abbattimento del mercato civico doveva comportare la messa in atto di un progetto considerato avveniristico: parcheggi sotterranei e una piazza coperta pronta ad ospitare il mercato. Un’opera che faceva gola ai commercianti proprio per la sua funzione esclusivamente commerciale.
Qualcosa però non è andata per il verso giusto. I parcheggi sotterranei sono diventati un’enorme piscina perché non sono mai entrati in funzione. Tutto a causa di un errore nella progettazione dell’accesso per le auto, troppo stretto per far passare i veicoli. E l’enorme tetto di vetro è pericolante, rugginoso e disarmonico con l’architettura storica di molti edifici, seppur rendano l’idea di uno scenario post-bellico. Come l’ex cinema e teatro Astra, il gigante ferito che aspetta da anni la sua rinascita.
Tuttavia, nel progetto della “nuova Olbia” sono inclusi il restyling della Piazza Mercato che ammonta ad una spesa di 700.000 euro, il trasloco dell’Università in Corso Umberto (nella ex sede della Standa), piste ciclabili e altre aree verdi, nuovo lungomare e l’arretramento della Stazione Ferroviaria che libererà il centro dai binari. Questo, a grandi linee, è il futuro della nostra città.
(Nella foto, la manifestazione “Olbia in Fiore”. Fonte: Olbianova)