Un comunicato che fa trapelare una dura contrapposizione, quello pubblicato da Gianfranco Congiu a nome del Partito dei Sardi. Nessun incontro: questa è la decisione presa per quanto riguarda la discussione sui contenuti del dossier da presentare al Governo. Congiu: “Non è stato fatto in passato… non capiamo perché farlo oggi”.
“Il gruppo consiliare Partito dei Sardi non intende partecipare ad alcun incontro di maggioranza tantomeno per “condividere ed elaborare i contenuti del dossier sulle principali urgenze da presentare al governo”. Non è stato fatto in passato quando venne deciso il ritiro dei ricorsi alla Corte Costituzionale, men che meno quando fu presentato il primo dossier nel 2015. Non capiamo perché farlo oggi, peraltro interrogandosi su temi assai noti: persecuzione e iniquità fiscale; vecchi accordi oggi eccessivamente onerosi e penalizzanti; continuità territoriale negata; insularità non riconosciuta; tentativi di restaurazione di politiche neocentraliste; smantellamento del sistema agricolo e via discorrendo.
Il vero nodo da sciogliere è quello di capire SE si vuole andare oltre la mera PRESENTAZIONE della ennesima rivendicazione e, se sì, in quale FORMA e con quale livello di CONFRONTO/SCONTRO politico con il governo e con lo stato italiano.
Da anni che diciamo che dobbiamo elevare il livello di confronto: ridursi oggi a stilare un catalogo delle urgenze da presentare al nuovo governo ha il sapore della ennesima scodellata rivendicazionista non supportata da alcuno sforzo verso l’aumento dei poteri disponibili.”
Questo è il contenuto del comunicato diramato questo pomeriggio e firmato da Gianfranco Congiu, Capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale.