Dopo l’arringa difensiva del legale del Coordinamento Fermare Green Hill, il giudice emetterà emetterà la sentenza.
Gli imputati hanno ribadito in una nota ufficiale: ” Indipendentemente dal verdetto noi rifaremmo ciò che abbiamo fatto. Nonostante le conseguenze. Perché era l’unica cosa giusta da fare. La nostra è stata un’azione di disobbedienza civile per mostrare le condizioni di vita drammatiche ed eticamente inaccettabili dei prigionieri di uno stabulario. Bisogna cercare di abbattere sempre, ogni giorno, come quel 20 aprile, il muro di silenzio che rende possibile lo sfruttamento animale nella nostra società.
Tutto ciò che possiamo fare nella nostra vita riuscirà a scalfirne una parte. Ma quella piccola crepa nel muro del silenzio si ingrandisce sempre più. Fino, forse un giorno, a intaccarne le fondamenta e farlo crollare”.