Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il bilancio della Scuola civica di musica.
Con due distinte votazioni sono stati approvati il conto consuntivo 2017 (14 voti a favore e tre astenuti: Federico, Obinu e Sanna) e il preventivo 2018-2020 (13 voti a favore e 5 astenuti: Federico, Obinu, Sanna, Pecoraro e Puddu).
La discussione sul bilancio ha consentito di fare il punto sull’attività della Scuola civica.
Tra maggioranza e minoranza ci si è soffermati soprattutto sui motivi del progressivo calo di iscritti che ha coinciso con il trasferimento della Scuola da Oristano a Silì.
Quando la Scuola aveva sede in via Marconi, in città, il numero degli allievi frequentanti è passato dai 108 del 2008/2009 ai 236 del 2011/2012. Nel primo anno di attività a Silì il primo calo a 208 sino ai 146 del 2017/2018.
Un calo a cui la Giunta Lutzu e l’Assessorato alla Cultura, insieme al nuovo Consiglio di amministrazione della Scuola, intendono rispondere attraverso un nuovo impulso alle attività didattiche, ad un coinvolgimento e presenza maggiore in città (nuovi strumenti, sito internet e altre iniziative) e soprattutto con l’individuazione di una nuova sede in città.
L’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, presentando i conti della Scuola, ha messo in rilievo il saldo di cassa di 27 mila euro, il risultato della gestione di competenza con un avanzo di 9 mila euro frutto della differenza tra 118 mila e impegni per 109 mila euro.
Il risultato di amministrazione presenta un avanzo di 79 mila euro, residui attivi per 60 mila euro e passivi per 7 mila euro.
Il conto economico è positivo per 10 mila euro, il conto del patrimonio netto è pari a 80 mila euro.
La Scuola civica vive grazie a un contributo della Regione di 29 mila euro, del Comune di Oristano 30 mila euro, proventi da iscrizioni di 34 mila euro.
Il bilancio di previsione si basa su trasferimenti per il 2018 per 62 mila euro (31 mila dalla Regione e 31 mila dal Comune di Oristano). Riportando la Scuola a Oristano si prevede di riportare il numero degli iscritti ai livelli degli anni migliori e quindi con circa 250 iscritti le entrate derivanti dalle rette si prevede possano ammontare a 51 mila euro.