La pluridecorata Francesca Secci giunge a Palermo per i Campionati Italiani Assoluti Estivi Paralimpici con l’intento di onorare al meglio la maglia Sa:Spo. Ma gli impegni da professoressa di inglese, è notorio, la stanno tenendo lontana dalle piscine. In Sicilia è arrivata con papà Claudio, ma senza altri compagni di scuderia, impossibilitati per problemi vari ad affrontare la trasferta.
Sono previste quattro sessioni di gare, spalmate tra venerdì e domenica. Già da stasera Francesca sarà impegnata nei 200 misti. L’indomani mattina nei 100 stile e nel pomeriggio nei 400 stile.
Per lei sarà la prima volta nella piscina comunale coperta dotata di otto corsie da 50 metri. Aveva invece provato quella esterna che comunque sarà a disposizione per le fasi di riscaldamento.
La manifestazione, organizzata dalla FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) Sicilia, sarà decisiva per l’assegnazione dei pass in vista degli Europei di Dublino (13 – 19 agosto 2018).
“Penserò a nuotare e basta, senza nessun pensiero particolare per la testa”. La nuotatrice selargina conferma di non avere alcuna aspettativa: “Se riuscissi a portare a termine le gare sarebbe un gran risultato – dice Francesca – tra l’altro non sono state ancora pubblicate le liste dei partecipanti, non so neppure chi saranno i miei avversari”.
Di sicuro ci sono tutte le condizioni ambientali per immergersi al meglio: “Mi sembra che il tutto sia molto ben organizzato – continua l’atleta saspina – e l’albergo è proprio qua vicino, quindi lo stress per gli spostamenti è praticamente nullo”.
La rivoluzione che c’è stata nel calcolo delle classificazioni non le consentirà di aspirare ai campionati continentali: “Dublino non mi vedrà, non ho avuto occasioni per assecondare i nuovi criteri e giustamente la Nazionale Italiana – continua Francesca – ha dato la priorità ad atleti che con i loro tempi potrebbero andare in zona medaglia”.
Insomma, gli interessi della campionessa azzurra sono rivolti verso gli Italiani Acque Libere dove parteciperà a quattro tappe su cinque, tra cui quella finale prevista in Gallura (Cannigione) il 15 settembre: “Eviterò a malincuore la tappa di Matera perché non facilmente raggiungibile, ma in compenso farò quelle di Lago di Nemi, Policoro e Arona che implicano decisamente minor costi per la trasferta”.