L’Assessore Zirulia: «Prima del nuovo avviso pubblico deve essere formalizzata la riconsegna dei locali»
«Una premessa è necessaria: i tempi dello sgombero dei locali adibiti a bar nella Stazione Marittima sono stati scanditi dagli atti adottati nell’ambito del procedimento avviato, nel corso del 2016, tra il Comune e la società “Non solo caffè”, la quale in seguito alla partecipazione ad un bando di gara, e alla presentazione di una propria offerta, aveva avviato nel 2014 l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. La procedura è stata attuata per il mancato pagamento dei canoni di concessione.
L’Amministrazione è al lavoro per cercare di dare continuità al servizio posto all’interno della Stazione Marittima. Detto ciò si deve tener presente che solo recentemente la società interessata ha comunicato, dopo l’adozione di specifica ordinanza di sgombero, la propria volontà di riconsegnare il bene in trattazione. Tale riconsegna consente, ora, di procedere alla prossima pubblicazione di un avviso pubblico per il nuovo affidamento transitorio del bar». L’assessore al Patrimonio, Marcello Zirulia, interviene sulla chiusura del bar all’interno della Stazione Marittima.
«Oggi scadono i termini per la riconsegna delle chiavi. Conseguentemente le parti dovranno sottoscrivere lo stato di consistenza da allegare al verbale di riconsegna. La Stazione Marittima ha costi elevati per la comunità e dobbiamo poter essere in grado di sostenerli anche attraverso la certezza di riscuotere i canoni dalle imprese che si aggiudicano le concessioni. Nell’ambito del lavoro di ricognizione svolto in questo settore – aggiunge Marcello Zirulia – abbiamo già avviato altre azioni per la valorizzazione della struttura, come i bandi per l’assegnazione di ulteriori spazi e la manifestazione d’interesse esplorativa, alla quale dovrà seguire l’avviso pubblico per la concessione di valorizzazione dell’intera struttura. La volontà di riaffidare al più presto il servizio bar c’è – conclude l’Assessore – ma come Amministrazione pubblica non possiamo sottrarci ai tempi dettati dalle procedure connesse alla tutela del patrimonio pubblico e al rispetto dei principi di legittimità e trasparenza».