Le privazioni delle facoltà fisiche, mentali o sociali non devono intaccare la sfera affettiva e sessuale dell’individuo che al pari di tutti deve assecondare i desideri legati al suo corpo o ai suoi sentimenti.
Rispetto al passato tematiche di tale valenza sono affrontate e discusse con meno titubanze, però vi è la consapevolezza che si possa fare sempre di più, nel tentativo di vagliare le diverse specificità che tale argomento racchiude.
L’isola continua a mostrarsi particolarmente attiva nel mettere sotto lente d’ingrandimento situazioni che devono fare i conti col vivere quotidiano.
L’Associazione Sportiva Sardegna Sport (Sa.Spo) nasce con il preminente obiettivo di creare benessere fisico e introspettivo nelle persone con disabilità fisiche e intellettive.
Nella fattispecie, con la collaborazione importante del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Sardegna e della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) si è fatta promotrice di un seminario dal titolo “Affettività e Sessualità nella disabilità”.
L’appuntamento è per sabato 16 giugno 2018 (dalle h. 9:00 alle h.18:00) presso l’Aula Magna Giovanna Salaris della sede IERFOP (Istituto Europeo Ricerca Formazione Orientamento Professionale di eccellenza per disabili ed emarginati) in via Platone 1 a Pirri (Cagliari).
Rivolto a disabili, familiari e operatori del settore, sarà strutturato in due fasi: in mattinata ci sarà uno scambio di informazioni introduttivo dove le due curatrici del seminario, Antonella Palmitesta (psicosessuologa, esperta in psicodiagnosi e psicologia giuridica, psicoterapeuta Gestalt analitica) e Rossella Convertino (dottore di ricerca, assistente sociale, mediatrice familiare), dall’alto della loro conclamata esperienza, troveranno il giusto approccio per mettere la platea a proprio agio. Dopo la pausa pranzo seguirà la proiezione di un lungometraggio attinente ai temi precedentemente trattati.
L’idea di organizzarlo è balenata all’allenatrice della Sa.Spo. Katia Pilia che a Roma partecipò ad un simposio dai contenuti simili promosso dalla FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali).
“Ne rimasi estremamente soddisfatta – ricorda Pilia – a tal punto che assieme al direttivo societario abbiamo pensato fosse opportuno veicolare dati ed esperienze relative agli aspetti molto intimi della persona, sicuramente trattati con la giusta delicatezza da parte delle relatrici.
Con nostra grande felicità hanno accettato l’invito, nonostante siano impegnatissime nel divulgare il loro sapere in tutta l’Italia”.
Negli intenti della Sa.Spo. c’è la volontà di non fermarsi nell’essere da supporto ai propri atleti: “Crediamo tantissimo nella formazione dei nostri operatori – aggiunge Katia Pilia – e questi eventi hanno il vantaggio di risultare utili non soltanto ai nostri atleti ma anche alle famiglie e agli operatori che lavorano nel settore.
Siamo fiduciosi sulla buona riuscita, considerata l’alta professionalità delle dottoresse Palmitesta e Convertino con le quali si spera di iniziare una proficua collaborazione”.
I lavori saranno introdotti da Luciano Lisci e Cristina Sanna rispettivamente presidente e vice presidente della Sa.Spo. “Un’informazione adeguata, prima di tutti, dovrebbero averla genitori e parenti dei disabili – dice Sanna – essendo i più titolati nell’interagire con maggiore confidenza attraverso strumenti particolari, assimilati all’esterno.
Purtroppo accade che proprio loro, anziché dare l’adeguata rilevanza a queste problematiche, preferiscono occultarle generando situazioni di malessere nel disabile intellettivo che inesorabilmente si ripercuotono sullo stesso nucleo familiare”.
Molto soddisfatto appare il presidente della Sa. Spo Luciano Lisci: “Sono certo che i fruitori di questa iniziativa immagazzineranno tantissime nozioni da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni.
I disagi legati alla sfera sessuale – ha continuato Lisci – saranno superati grazie all’apporto di professionalità che sapranno impartire i consigli più idonei senza tabù e con il giusto tatto.
Intuire e assecondare le esigenze più recondite dei nostri ragazzi è per noi di fondamentale importanza al fine di mantenere costante l’armonia che si vive nei nostri campi d’allenamento.
Ringrazio il CIP Sardegna e la FISPES che spero possano sostenerci anche in futuro, perché abbiamo l’intenzione di dare continuità a questo tipo di programmazione”.