L’Assemblea dei Soci di Smeralda Holding – società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority e proprietaria dal 2012 di asset e terreni lungo la Costa Smeralda – ha approvato il bilancio di esercizio 2017, che ha registrato – per la prima volta – un risultato che supera i cento milioni di euro di ricavi(100,5 milioni di euro, +15% rispetto al 2016) e un Ebitda a circa 32milioni di euro.
Una crescita importante, rispetto ai bilanci degli anni scorsi – 87 milioni di euro nel 2016 e 82 milioni di euro nel 2015 – che si conferma come nuovo record di performance del Gruppo. L’incremento di presenze nella stagione 2017 (+7% rispetto al 2016, con un picco del +9,1% per il Cala di Volpe) è risultato della scelta strategica di aumentare di cinque settimane il periodo di apertura degli hotel perseguendo l’obiettivo di allungamento della stagione turistica con i progetti del piano quinquennale, l’imponente programma di investimenti – di 30 milioni di euro per il biennio 2018-19e circa 120 milioni di euro fino al 2023– con il quale Smeralda Holding renderà ancora più esclusiva e competitiva la propria offerta turistica attraverso una sontuosa ristrutturazione degli asset, innalzando il numero e gli standard delle attività di ristorazione e intrattenimento, supportando la creazione di nuove infrastrutture sul territorio.
“I numeri conseguiti nel 2017- dichiara Mario Ferraro CEO di Smeralda Holding – dimostrano che l’impatto della nostra strategia, unitamente al supporto totale del nostro azionista Qatar Investment Authority-con il quale ci confrontiamo costantemente e che segue con molta attenzione la Costa Smeralda – sul business è estremamente positivo.
C’è un team di persone molto preparate che lavora tenacemente per raggiungere gli obiettivi e si vedono già gli effetti di allungamento della stagione che quest’anno ha avuto i suoi primi flussi già ad aprile grazie ad un calendario di eventi che abbiamo gradualmente intensificato da aprile ad ottobre. I risultati del 2017 ci consentono di procedere con determinazione nelle fasi successive di interventi previsti nel nostro piano industriale di ampliamento e ammodernamento dell’offerta turistica della Costa Smeralda.
Una fase imprescindibiledel piano industriale del Gruppo è la riqualificazione e l’ammodernamento degli alberghi, coinvolgendo alcuni tra i più rinomati architetti del mondo per definire l’evoluzione dello stile architettonico della Costa Smeralda: per la stagione 2018 sono state già inaugurate al Cala di Volpe le prime camere progettate dal designer e scenografo francese Bruno Moinard e un nuovo beach club disegnato da Matteo Thun nella spiaggia di L’Itriceddi; al Romazzino è stata inaugurata una SPA – in partnership con MyBlend by Clarins – e al Cervo saranno aperte le “next generation meeting and conference rooms” disegnate sempre da Thun.
“La diversificazione dell’offerta turistica è alla base della nostra trasformazione –conclude Ferraro – la Costa Smeralda è sempre stata tra le destinazioni turistiche più esclusive al mondo, ma per rimanere competitivi è necessario adeguare l’offerta alle mutevoli esigenze del mercato. Le collaborazioni con brand globali che operano nel mercato turistico di lusso e il restyling delle nostre strutture con architetti del livello di Moinard e Thun sono le componenti chiave della nostra strategia, insieme renderanno la nostra offerta sempre più irresistibile.”
Nei primi mesi del 2018, Smeralda Holding ha definito accordi con partner di grande prestigio a livello internazionale, che hanno riconosciuto il valore unico della Costa Smeralda e del suo territorio: per diversificare l’offerta dei ristoranti e dei bar, attraverso lo sviluppo dell’enogastronomia locale e l’introduzione dei concept distintivi di brand della ristorazione internazionale, sono stati selezionati Nikki Beach – il primo brand al mondo nel concept del luxury beach club, in grado di unire elementi come musica, food, entertainment, fashion, film e arte – per la gestione del beach club della spiaggia di Cala Petra Ruja, Novikov Restaurant – brand della ristorazione fusion noto e apprezzato in tutto il mondo – e lo chef pluristellato Antonio Mellino, che, con il suo ristorante “Quattro Passi”, subentra nella gestione del Pescatore, a cui si aggiungono l’apertura del Nuna nel centro di Porto Cervo, affidato a Rafael Rodriguez – lo chef peruviano più premiato d’Italia – e il pop-up del ristorante giapponese Matsuhisa di Nobu Sanall’interno dell’hotel Cala di Volpe.
Sul fronte dei servizi, Smeralda Holding – che controlla e gestisce il Cantiere Navale e la Marina di Porto Cervo, tra i più attrezzati e accoglienti attracchi del Mediterraneo, in grado di ospitare 700 posti barca fino a 160 metri – per offrire gli standard di eccellenza più elevati che esistano nel mercato dell’accoglienza nautica, ha selezionato IGY Marinas, leader mondiale nella gestione e sviluppo dei porti turistici di yacht e superyacht, che prevede il supporto in tutte le attività di customer service della Marina e del Cantiere Navale di Porto Cervo.
E per finire c’è l’attrazione principale della stagione 2018, l’ambizioso progetto di Waterfront Costa Smeralda, nel Porto Vecchio, che per 70 giorni ospiterà eventi e concept store di prestigiosi marchi del lusso.
Smeralda Holdingè già pronta ad attuare laseconda fase, che vedrà per la stagione 2019 il Cala di Volpe completamente ristrutturato con il design di Bruno Moinard, l’inaugurazione di una SPA all’Hotel Pitrizza, la creazione di un nuovo look per il Ristorante Pomodoro e il Bar Portico in Piazzetta e per il bar dell’Hotel Cervo, infine in Marina, il restyling della Captain’s Lounge firmato da Piero Lissoni. Nei tre anni successivi il piano sarà completato con le ristrutturazioni dell’Hotel Cervo, del Pitrizza, del Romazzino, del Tennis Club e del Pevero Golf.
Gli investimenti del piano quinquennale consentiranno di generare importanti ricadute sull’economia del territorio e la creazione di nuovi posti di lavoro. Ogni anno Smeralda Holding contribuisce in maniera rilevante alla crescita dell’economia gallurese, con oltre 20 milioni di euro di salari e stipendi (23 considerando anche il Consorzio Costa Smeralda) e con più di 16 milioni di euro in acquisti da fornitori, di cui circa 6 milioni di euro solo in food & beverage.