Dalla Russia ai gruppi sardi di Ottana, Orgosolo e Dorgali: il 33° Ittiri Folk Festa mette a confronto tradizioni e cultura dal 19 al 24 luglio
Maschere e danze, musica e storie tramandate: Ittiri Folk Festa è molto più di occasionali spettacoli, perché per sei giorni consente ai gruppi stranieri di immergersi nella vita sarda, in un’amichevole scambio di arte e tradizioni. L’Europa sarà rappresentata non solo dall’Austria col gruppo Steirischer Schwung, ma anche dalla Russia con il Tanok Folk Ensemble di Izhevsk, capitale dell’Udmurtia, regione centro occidentale a ovest degli Urali, ricca di fiumi e di sorgenti.Gli abitanti dell’Udmurtia amano cantare. Sono convinti che le persone possano cantare quando iniziano a parlare. C’è un esempio illuminante: i perdenti si chiamano “pallen kyrzhas” (in Uddmurt) che significa “cantare stonando”.
Le canzoni accompagnano i russi di questa regione dalla loro nascita alla morte, con tornei di canto, con canti per il matrimonio che durano tre giorni e tre notti.
Addirittura si scambiano canzoni come regali preziosi. Le tradizioni popolari sono accuratamente conservate. E c’è un proverbio che spiega molto bene il concetto di comunità dove tutti si aiutano: è facile spezzare le cannucce una ad una e molto più difficile quando si tratta di un mucchio.
Al festival internazionale organizzato dall’associazione Ittiri Cannedu partecipano anche alcuni gruppi sardi. Tra questi “Sos Merdules Bezzos de Otzana”, associazione costituita una ventina d’anni fa da un gruppo di anziani che grazie alla conoscenza del Carnevale Ottanese hanno potuto coinvolgere, in modo attivo, un gruppo di giovani compaesani.
Oggi i soci sono una cinquantina. Porteranno la tradizione carnascialesca delle maschere di “Su Boe”, che rappresenta l’animale bue, e “Su Merdule”, che invece rappresenta l’uomo il vecchio bovaro.
Presente anche il Gruppo folk Murales di Orgosolo che ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare la cultura locale, in particolare riferimento alla lingua, al canto a tenore, al ballo e al costume. Il nome dell’associazione richiama il fenomeno moderno del muralismo sviluppatosi a Orgosolo negli anni 70.
“Murales” vuole sintetizzare l’apertura alla modernità e al mondo forti e consapevoli della nostra identità di orgolesi e di sardi.
Ci sarà anche il Gruppo Folk Tiscali di Dorgali, associazione composta da 40 soci, fra i 13 e i 60 anni che vuole essere un vero Centro di Cultura orientato alla ricerca storica seria e puntigliosa e al rispetto delle peculiarità che caratterizzano tutta la tradizione dorgalese, non ultima la completezza e l’eleganza del costume indossato nelle sue varianti unito alla sobrietà, alla compostezza e allo stile nell’esecuzione dei balli.