Ganau: “Rafforzare le politiche di coesione sociale per una macroregione del Mediterraneo occidentale che rafforzi le isole”
“E’ fondamentale difendere e rafforzare le politiche di coesione al livello europeo, contrastando in questo modo la tendenza ad accentrare funzioni, risorse e servizi. La dimensione territoriale delle politiche di coesione deve contenere interventi su misura per le regioni insulari”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau illustrando questa mattina durante la seduta della Consulta corso – sarda, riunita a Bonifacio, la relazione sul futuro delle politiche di coesione in Europa.
Il documento riconosce che le strategie macroregionali rappresentano uno dei principali strumenti di attuazione delle politiche di coesione perché finalizzate alla riduzione delle disparità regionali e alla creazione di sinergie per la crescita e l’occupazione.
L’intervento del presidente Ganau è servito per avviare un confronto all’interno dell’organismo interistituzionale volto alla nascita di una macroregione del Mediterraneo occidentale, tenuto conto che proprio nell’area del Mediterraneo la dimensione insulare riveste una maggiore specificità.
«La proposta dovrà essere discussa all’interno delle nostre singole assemblee – ha aggiunto il presidente Ganau – perché si tratta certamente di un’evoluzione di quanto abbiamo sostenuto sinora, ovvero la definizione di una macroregione corso – sarda.
E’ opportuno che le istituzioni nazionali ed europee sostengano la costituzione di una Macroregione del Mediterraneo occidentale, attraverso una strategia di crescita anche per le isole comprese in quell’aerea come la Sardegna e la Corsica».
Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau ha illustrato poi le azioni messe in campo per il riconoscimento della condizione di insularità.
Dal dossier che la Giunta regionale ha consegnato per l’avvio del confronto con il Governo italiano, all’indirizzo del Consiglio regionale dato alla Giunta con la Legge di Stabilità del 2017 per la predisposizione di un documento delle modifiche al Trattato di adesione dell’Italia all’Unione Europea con l’obiettivo di riconoscere alla Sardegna lo stato di regione insulare; infine l’approvazione della Finanziaria nazionale del 2018 nella quale è stata inserita una clausola che prevede l’istituzione di una commissione paritetica Stato – Regione per discutere le modalità di attivazione di un percorso che porti al riconoscimento per la Sardegna della condizione di insularità.
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda ha inoltre ripercorso le tappe fondamentali del percorso portato avanti dal Comitato Insularità in Costituzione “al quale hanno aderito quasi tutte le forze politiche della Sardegna – ha sottolineato – che punta all’ introduzione nella nostra Costituzione della condizione insulare per il riconoscimento di un diritto di uguaglianza che non riguarda solo l’isola ma deve riguardare tutti».