Dal 26 luglio al 23 settembre presso il T Hotel sarà possibile visitare la mostra “A misura di donna”, un viaggio tra le gonne della tradizione sarda. L’evento è curato da Giovanni Ottonello, Alberico Guerzoni, in collaborazione con TRAmaRE, TArt. A supporto dell’iniziativa l’ Istituto Europeo di Design IED. L’ inaugurazione è prevista per giovedì 26 luglio alle ore 19.
La gonna è l’elemento che definisce la veste e, spesso, ne caratterizza l’intero abito attraverso un codice specifico che varia a seconda del centro di provenienza. In tutta l’isola, infatti, coesistono centinaia di varianti di questo unico indumento. Le soluzioni sartoriali e ornamentali definiscono le fogge che si costruiscono comunque mediante alcune caratteristiche comuni a tutte. Il punto vita regolabile nel cinturino per poter accompagnare la detentrice nelle sue variazioni di taglia; i tessili; la lunghezza, con termine fra caviglia e piedi; la balza finale.La maggioranza delle gonne sono costruite seguendo la connessione di teli pieghettati. Per questo, la nostra selezione, si concentra su alcuni esemplari di questa tipologia provenienti da alcuni centri del nord della regione. Le gonne sono caratterizzate da una ragguardevole abbondanza del tessuto che viene increspato o plissettato. Per la produzione si impiegano l’orbace, il panno di lana, le tele di lana, seta e cotone, il raso, il damasco, il velluto. Le cromie mutano in relazione al modello di tessuto, del paese d’origine e dell’occasione d’uso. Sono predominanti quelle del rosso per le versioni cerimoniali; nere per la gala o il lutto; azzurre, marroni e blu per le versioni feriali.
La parte anteriore delle gonne è costituita da un elemento liscio rettangolare, spesso coperto dal grembiale. Mentre, la parte dei fianchi e quella posteriore è caratterizzata dalla vera parte visibile. Il termine della gonna è quasi sempre definito da una balza che varia nell’altezza e nel motivo decorativo. La fettuccia che proteggeva l’orlo dalla consuzione è mutato nel corso dell’ottocento sino a costituire l’elemento di spicco dell’intera struttura e, molto spesso, dell’intera veste completa. Si osservano quindi balze ricamate, operate e decorate nelle varianti festive in contrapposizione a quelle più semplici, ottenute da rinforzi tessili, nelle versioni feriali.
A corredo della selezione esposta sono osservabili grembiuli, giornalieri e cerimoniali, imprescindibili per l’utilizzo della gonna e alcune parti che compongo l’abbigliamento della tradizione. In tutti i casi, si tratta di esemplari originali e d’epoca provenienti da alcune collezioni private.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 ale 23, con ingresso libero.