White Rabbit Red Rabbit – i conigli sono arrivati a Cagliari: Aperitivo con gli artisti – DOMANI (martedì 17 luglio) alle 19.30 all’ExMà di Cagliari – negli spazi di RadioX Social Club – per la presentazione del progetto in compagnia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio, Elio Turno Arthemalle e Gianni Dettori nonché di Valeria Orani – direttrice generale di 369gradi.
White Rabbit Red Rabbit è un esperimento sociale in forma di spettacolo prodotto in Italia da 369gradi e presentato a Cagliari dal CeDAC Sardegna e promosso con la complicità di LucidoSottile. Il Teatro Civico di Castello ospiterà per la prima volta una rassegna di quattro appuntamenti con attrici e attori significativi per la città: Tiziana Troja, Elio Turno Arthemalle, Michela Sale Musio e Gianni Dettori. Ognuno di loro un’unica volta, senza regia e senza prove, aprirà la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condividerà il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo, due bicchieri, gli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima espressione. Ci sono delle regole da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima. Deve arrivare sul palco portando in dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza.Il testo teatrale è stato scritto dall’iraniano Nassim Soleimanpour nel 2010, all’età di 29 anni, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese. Non è un testo politico e non deve essere descritto come tale, il suo contenuto è metaforico e distante da ogni orientamento politico. Tutti i media e i giornalisti non possono trascurare il fatto che l’autore sia nato in Iran. La richiesta ai giornalisti che lo vedono è che siano attenti e prudenti nei loro resoconti ed articoli per non causare danni all’autore, che oggi vive a Berlino. Si chiede inoltre di non svelare il contenuto del testo, di non scrivere recensioni in senso ‘tradizionale’, ma di porre l’accento sul fatto che, nonostante tutte queste premesse, WHITE RABBIT RED RABBIT è prima di tutto il sogno realizzato di un dialogo impossibile, un gioco teatrale contro ogni censura e ogni distanza geografica e culturale, un incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spettatore.
La performance attraversa il mondo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, è stato tradotto in 25 lingue e conta più di mille repliche in tutti i continenti. È un esperimento importante non solo sul fronte artistico, ma anche su quello organizzativo e produttivo. 369gradi, diretta da Valeria Orani, struttura riconosciuta nell’ambito dell’innovazione culturale, grazie a questo esperimento rompe le regole tradizionali del mercato e mette in atto un dialogo che vede coinvolti in egual misura Teatro, Artista e Produzione. All’estero ha avuto interpreti celebri e meno celebri tra cui citiamo tra gli altri Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach.
In Italia, ad oggi, è stato interpretato e vissuto da Fabrizio Gifuni a Firenze, Emma Dante, Davide Enia, Vincenzo Pirrotta a Palermo, Iaia Forte, Enrico Ianniello, Giovanni Esposito, Gabriele Russo, Cristina Donadio e Giovanni Ludeno a Napoli, Fausto Russo Alesi, Gioele Dix, Lella Costa, Marco Cacciola, Alessandra Faiella, Arianna Scommegna, Federica Fracassi a Milano, Antonio Catania, Daria De Florian, Vinicio Marchioni, Maurizio Rippa, Sylvia De Fanti, Daniele Parisi, Lino Musella, Elena Di Cioccio a Roma, dunque anche ripetendosi più volte nella stessa città, a testimonianza della sua natura di rito sempre uguale e sempre diverso, è capace di creare nel tempo un interesse vivo, sempre più dilagante.