Il progetto sarà al Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto, dal 12 luglio al 9 settembre 2018
“Uomini d’acqua” è un progetto fotografico che ha come soggetto la Sardegna e il suo rapporto con l’acqua.
Una relazione che ha certamente una dimensione naturale – data dall’azione dell’acqua (come di altri fattori ambientali) sul territorio, che in modi e misure differenti ne viene plasmato – ma che rivela sempre una valenza antropica, poiché è il lavoro dell’uomo che attribuisce senso al territorio. Paolo Chiozzi, antropologo visuale
La mostra Uomini d’acqua che inaugura al Ghetto il 12 luglio raccoglie una corposa selezione delle immagini prodotte nel 2012 e una serie di nuovi scatti che negli anni successivi hanno ampliato il tema iniziale.
In essa si propone un percorso che si snoda per tutto il territorio dell’Isola, esplora paesaggi “segnati” dalla presenza dell’uomo e sempre legati ad un vitale rapporto con l’acqua: gli insediamenti costieri, testimoni di antichi rapporti coi popoli venuti dal mare ed oggi porti e città vive e dinamiche; i fari, i pozzi sacri, le dighe, fino ai più recenti scenari legati alla siccità, dove l’acqua è raccontata attraverso la sua assenza, negli invasi le terre riemergono e con esse le tracce di vecchi equilibri, muri a secco, nuraghi.
Il racconto è composto da 60 stampe fotografiche di grande formato, montate a vivo su pannelli di alluminio